Ancora un grave episodio di tensione a Regina Coeli dove da tempo i sindacati della Polizia Penitenziaria denunciano una situazione a rischio. Solo due giorni fa vi abbiamo raccontato di due gravi episodi avvenuti nel penitenziario romano.
Nella tarda serata di lunedì un agente è stato aggredito nella VII sezione da due detenuti che hanno tentato di sequestrarlo.
Successivamente lo hanno brutalmente aggredito e gli hanno strappato le chiavi della sezione, per poi barricarsi in una cella per due ore.
L’Agente della Penitenziaria è stato soccorso dai colleghi e portato in ambulanza in ospedale con una costola fratturata e contusioni su tutto il corpo. È stato ricoverato con 25 giorni di prognosi.
I due reclusi, un italiano e uno di origine slava, entrambi 30enni, sono stati bloccati dopo una mediazione portata avanti di dal Vice Comandante Ferdinando Stazzone.
Il sindacato Sinappe tramite il Segretario Nazionale Pierucci:
“Innanzitutto tutta la nostra solidarietà e vicinanza al collega barbaramente aggredito.
Un plauso per la professionalità dimostrata nella drammatica circostanza va al Dirigente Aggiunto Stazzone, che libero dal servizio si è recato presso l’Istituto a mediare con i detenuti, entrando in cella per poi convincerli a riconsegnare le chiavi e a tornare nelle rispettive celle.
Premettendo che i due soggetti sono stati più volte segnalati alla Direzione dall’Ispettore Coordinatore della Sezione, (in quanto non nuovi a tali comportamenti) come sindacato abbiamo più volte chiesto ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria interventi atti a garantire la sicurezza per gli operatori dell’istituto.
E’ inammissibile lavorare in un clima ostile e pericolo per l’incolumità fisica. Ci appelliamo alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia perché fermi questa spirale di quotidiane violenze ai danni della Polizia Penitenziaria e definisca un piano urgente di intervento per fronteggiare le gravi criticità dell’Istituto”.