Ramy: indagati altri due carabinieri che hanno partecipato all’inseguimento

ex capo Polizia Gabrielli Milano

Ramy: indagati altri due carabinieri – La Procura di Milano ha avviato un nuovo fascicolo d’indagine in merito all’incidente del 24 novembre scorso, in cui ha perso la vita Ramy Elgaml, 19 anni, durante un inseguimento dei carabinieri nel centro della città.

L’inchiesta è stata avviata dopo la denuncia presentata dai legali di Fares Bouzidi, il 22enne che guidava lo scooter su cui viaggiava Ramy e che è rimasto ferito nello scontro.

Nel suo esposto, Bouzidi ha chiamato in causa quattro carabinieri del Nucleo Radiomobile di Milano coinvolti nell’inseguimento. A seguito della denuncia, due militari dell’ultima vettura che seguiva il motorino sono stati iscritti nel registro degli indagati.

Il carabiniere alla guida è accusato di lesioni stradali nei confronti di Bouzidi e di falso, mentre il collega risponde esclusivamente di falso.

L’accusa di falso riguarda il verbale ufficiale dell’arresto di Bouzidi per resistenza, in cui non viene menzionato alcun impatto tra l’auto dei carabinieri e il motorino.

Due inchieste con ipotesi contrastanti

Il quadro investigativo è complesso e si articola in due filoni distinti, con ricostruzioni contrastanti. – Il fascicolo principale ipotizza il reato di omicidio stradale a carico di un carabiniere e dello stesso Bouzidi, considerato corresponsabile della tragedia.

La nuova inchiesta, invece, attribuisce al carabiniere della seconda pattuglia l’accusa di lesioni stradali, basandosi sulla denuncia della difesa di Bouzidi, secondo cui l’auto dei militari avrebbe speronato lo scooter, facendolo sbandare e provocando la caduta dei due giovani.

Questa versione contrasta con le ricostruzioni ufficiali del primo fascicolo, secondo cui non ci sarebbe stato alcun contatto tra i veicoli.

Ramy, indagati altri due carabinieri: L’importanza della consulenza cinematica

Un elemento decisivo sarà la consulenza cinematica affidata all’ingegnere Domenico Romaniello, il cui rapporto è atteso per la prossima settimana.

L’analisi dovrà ricostruire la dinamica esatta dell’incidente e chiarire eventuali responsabilità. Secondo i filmati acquisiti, il 19enne potrebbe essere rimasto schiacciato tra l’auto dei carabinieri e un palo del semaforo, poiché entrambi i veicoli si sarebbero scontrati nello stesso punto.

Ora, la Procura di Milano, guidata da Marcello Viola, dovrà decidere se confermare la versione iniziale dell’incidente o prendere in considerazione la tesi della difesa di Bouzidi, che sostiene la responsabilità dei carabinieri per un presunto speronamento.

L’attesa per la consulenza tecnica sarà cruciale per fare luce su una vicenda ancora piena di interrogativi.

Con l’apertura di questo nuovo fascicolo, salgono a tre le inchieste in corso su questo caso.

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