Il sostituto procuratore Elenia Manno ha avanzato la richiesta di condanna a ventiquattro anni di reclusione nei confronti di Gaetano Rampello, poliziotto agrigentino in servizio a Catania, per aver ucciso con oltre dieci colpi di pistola il figlio Gabriele.
L’omicidio
L’omicidio, che secondo la procura di Agrigento è stato premeditato, è avvenuto nel febbraio scorso nella centralissima piazza Progresso, a Raffadali. Padre e figlio, il cui rapporto era divenuto ormai da tempo complicato, si erano dati appuntamento nella piazza del paese.
Il fatto
L’incontro, secondo quanto ricostruito, era stato concordato in seguito all’ennesima richiesta di denaro avanzata dal giovane. Dopo una breve discussione, il delitto: l’ex poliziotto estrae la pistola ed esplode quattordici colpi. Il primo mentre il figlio è girato di spalle. Le telecamere che insistono in zona riprendono quegli attimi. Il poliziotto, dopo aver ucciso il figlio, si siede su una panchina e attende l’arrivo dei carabinieri che lo arrestano immediatamente. Poi la confessione. Agli inquirenti racconta di essere esasperato, di aver agito d’impeto e di essere stato strattonato e insultato.
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