Provoca un incidente stradale senza vittime e fugge: raggiunto a casa dai carabinieri si uccide sparandosi con un fucile da caccia

Carabinieri
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Provoca un incidente stradale senza vittime e fugge. Ma individuato e raggiunto a casa dai carabinieri si uccide sparandosi al volto con un fucile da caccia, regolarmente detenuto. E’ accaduto la scorsa notte in provincia di Pesaro Urbino: protagonista un 21enne di nazionalità italiana residente a Sant’Angelo in Vado.

Il sinistro, nel territorio di Lunano, lungo la SS. 687 Pedemontana, ha coinvolto due auto: quella condotta dal giovane e una guidata da una donna. Non ci sono stati feriti.

Il ragazzo, operaio in una ditta di assemblaggio di circuiti elettrici, da tutti considerato serio e premuroso, aveva provocato poco prima un incidente di poco conto (illesa la conducente dell’altra vettura) ma non si era fermato. La donna ha preso i numeri di targa e ha chiamato i carabinieri, che in breve tempo sono risaliti alla residenza del giovane.

Il tempo di chiedere conto di quell’incidente, se fosse stato lui o meno alla guida della vettura, ed ecco che il ragazzo ha chiesto un secondo di tempo per prendere i documenti che aveva in camera in modo da seguire i carabinieri sul luogo dell’incidente dove vi era in attesa la conducente della vettura coinvolta. Il ragazzo, entrato in camera, invece dei documenti ha preso il fucile da caccia di cui aveva il porto d’armi e si è sparato al volto, morendo sul colpo.

Una tragedia apparentemente senza un perché. E’ intervenuto sul posto anche il procuratore della Repubblica di Urbino Andrea Boni. Non ci sono dubbi su ciò che è successo. Il ragazzo,  che lascia la mamma e due fratelli, viveva da solo in una casa di campagna vicino a Sant’Angelo in Vado. 

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