Avrebbe abusato della sua posizione gerarchica, costringendo la presunta vittima a subire un abbraccio. Una soldatessa cosentina ha denunciato uno dei suoi superiori, che l’avrebbe chiamata più volte nel suo ufficio ponendole domande personali, del tutto estranee all’ambito lavorativo.
“Quanti anni hai? Hai un fidanzato? Entra pure, non sono nudo”: queste alcune delle frasi riportate dalla donna nella denuncia e che sarebbero state pronunciate dal suo superiore, per il quale la Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio.
L’uomo, militare assegnato al Comando Militare Esercito Calabria, avrebbe anche tentato un approccio sessuale fisico con la soldatessa: le avrebbe tolto gli occhiali, abbassandole la mascherina chirurgica che aveva sul volto e chiedendole di sciogliersi i capelli. Richiesta che la donna si è però rifiutata di soddisfare.
L’avrebbe, in un’altra occasione, abbracciata, dicendole “Non si può fare tra militari, vero?”. L’udienza preliminare è stata fissata per il mese di febbraio.