Ha solo sedici anni, ma ha creato e postato un video su Instagram con tanto di insulti ai carabinieri. E ora uno studente riminese si trova sulle spalle una doppia denuncia ed è stato iscritto nel registro degli indagati dal tribunale dei minorenni.
A scatenare la rabbia violenta del giovanissimo era stato un normale controllo al quale avrebbe dovuto essere sottoposto con tre amici. A metà aprile, infatti, gli uomini del Nucleo operativo dei carabinieri di Rimini erano in servizio di pattugliamento per i normali controlli attuati affinchè la popolazione rispettasse le attuali normative anti Covid. I carabinieri però erano anche in allerta per scongiurare nuove azioni da parte di baby gang in città.
Mancavano pochi minuti alle 21 quando la pattuglia ha scorto quattro ragazzi, tutti di età compresa fra i 14 e i 17 anni, che si erano radunati e stavano parlottando fra di loro. Così i carabinieri hanno deciso di andare a fare un controllo. Tre dei ragazzini, vedendo arrivare l’auto dei militari dell’Arma, hanno scelto di fuggire, lasciando solo uno di loro a rispondere alle domande delle divise.
Durante la fuga uno dei giovanissimi, risultato poi essere uno studente riminese di 16 anni, mentre stava cercando di allontanarsi, ha perso
un dussuasore elettrico, più conosciuto come ’taser’, regolarmente funzionante, ma sprovvisto di marca, modello e numero di serie. L’arma, che però è illegale, è stata immediatamente recuperata dalla pattuglia dei carabinieri. Il ragazzino pensava, in cuor suo, di essere sfuggito ai carabinieri, ma nel giro di un paio d’ore i militari dell’Arma sono piombati a casa sua.
Il giovane, davanti al padre, dopo essere stato identificato, ha ricevuto anche il verbale di identificazione con tanto di sequestro del taser. Il ragazzino, invece, di stare tranquillo, ha pensato bene di sfogare la sua rabbia, creando una story, cioè un piccolo video, con tanto di canzone rap, su Instagram. Lo studente ha pubblicato il suo verbale di identificazione, corredato da insulti ai carabinieri sulle note di un brano rap anti forze dell’ordine.
Ma la sua ’vendetta’ non è passata inosservata agli stessi militari dell’Arma che stavano tenendo d’occhio anche tutti i suoi profili social.
Così il sedicenne, che era già stato denunciato per porto abusivo di arma, adesso si troverà anche a rispondere di vilipendio nei confronti dei carabinieri.
Fonte: www.ilrestodelcarlino.it
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