La Procura di Ancona ha disposto una terza perizia per fare luce sui punti ancora non chiari della sparatoria del 21 gennaio ad Ancona, in cui un poliziotto libero dal servizio, Alessandro Giordano, 40 anni, ha fatto fuoco su un 21enne, rimasto ferito ad una gamba.
Il ragazzo lo aveva raggiunto sotto casa, in via Flavia, insieme ad altri amici coetanei, dopo una lite avvenuta porche ore prima in una discoteca per vecchie ruggini.
Il terzo accertamento tecnico chiesto è di tipo balistico, per analizzare la rilevazione dei residui di sparo sui pantaloni raggiunti dal proiettile, indossati dal 21enne. L’incarico è stato affidato questa mattina ad un poliziotto della Scientifica, Gaetano Rizza, che si dovrà occupare nello stesso atto anche di ricostruire in 3D la dinamica dei fatti avvenuti. L’esperto utilizzerà le tracce prese durante il sopralluogo in via Flavia e le testimonianze raccolte. Per le due perizie ha preso 60 giorni di tempo.
Questa mattina sono stati conferiti gli incarichi anche per le altre due consulenze di parte sempre chieste dalla Procura: una su due cellulari (uno di Giordano, l’altro del 21enne), affidata all’analista forense Luca Russo che si è preso 60 giorni di tempo e un’altra affidata al medico legale Mauro Pesaresi che dovrà accertare se il colpo esploso poteva uccidere il giovane.
Pesaresi avrà 30 giorni di tempo. Per la perizia medico legale gli avvocati del poliziotto indagato per tentato omicidio aggravata dalla premeditazione e dall’utilizzo dell’arma hanno nominato un proprio consulente, la dottoressa Loredana Buscemi. (ANSA).