Il corpo di Marco Ugo De Rosa, 57 anni, un ispettore di Polizia di Torino, è stato recuperato sul versante svizzero del Cervino da parte del team di soccorso di Air Zermatt, a un’altitudine di 3.000 metri.
De Rosa stava scendendo nella zona conosciuta come Cheminée, lungo la via italiana che conduce alla cima del Cervino, quando è caduto per una distanza di 700 metri. Insieme a lui, c’erano due compagni legati con una corda doppia: un altro ispettore e un amico di lunga data, entrambi che hanno allertato il soccorso dopo aver sentito dei massi rotolare.
Marco Ugo De Rosa era un alpinista esperto e appassionato delle montagne ed era in vacanza in Valle d’Aosta, con l’intenzione di tornare a lavoro proprio quella sera. La mattina del mercoledì 12 ottobre, aveva raggiunto la cima della Gran Becca e aveva passato la notte presso la Capanna Carrel. Alle 10 del mattino successivo, aveva iniziato il suo ritorno.
Il soccorso alpino valdostano è intervenuto per recuperare gli altri due compagni, che erano rimasti illesi e in buone condizioni, nonostante le difficoltà causate dalle turbolenze, nonostante le condizioni meteo fossero ottimali. Testimoni dell’incidente sono stati interrogati dalle autorità della Guardia di Finanza.
Secondo una prima ricostruzione, sembra che De Rosa potrebbe essere scivolato dalla parete ovest del Cervino a causa di un errore nella sua valutazione della direzione, che ha portato allo sgancio delle corde e alla sua caduta sul versante svizzero.
De Rosa aveva servito nella Polizia dal 1990 e aveva anche fatto parte del soccorso alpino, ricevendo riconoscimenti e elogi per il suo lavoro. Nel 2008, aveva ricevuto una promozione per merito dopo aver salvato un’anziana donna intrappolata in un incendio. Lascia la sua compagna e i suoi colleghi a Torino, che sono ancora in uno stato di incredulità per la sua perdita.