Andrà a sentenza il prossimo dicembre il processo che vede sul banco degli imputati un poliziotto, accusato di aver fabbricato un documento falso. I fatti risalgono al 2017 quando, nel mese di febbraio, era stato fermato per un controllo da un posto di blocco dei carabinieri nei pressi di Riva Ligure.
L’agente, ora sessantenne, in pensione come all’epoca dell’accaduto era stato precedentemente in forza al centro di cooperazione internazionale di Ventimiglia. Secondo l’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Barbara Bresci, il poliziotto avrebbe esibito un tesserino falso realizzato da lui, fatto subito contestato dal militare dell’Arma che aveva eseguito il controllo.
Il legale del poliziotto, l’avvocato Luca Fucini, sostiene invece che il documento esibito era solo una fotocopia, che era rimasta nel portafoglio dell’uomo, forse per una dimenticanza. E’ da sottolineare come anche il pm, al momento della richiesta di pena, abbia chiesto l’assoluzione per la tenue entità del reato, mentre la difesa perché il fatto non sussiste. Toccherà al giudice monocratico la decisione finale.