Poliziotto in borghese si finge cliente del centro massaggi e poi scatta il blitz

Poliziotto

Poliziotto in borghese si finge cliente del centro massaggi di Tuina a Como. E così dopo essere stato accolto da una donna che lo ha fatto accomodare in una stanzetta destinata al massaggio, ha fatto finta di aspettare che una ragazza, la più giovane, già impegnata con altro cliente, potesse effettuare la prestazione.

Nel frattempo, gli altri poliziotti sono entrati nella struttura e hanno identificato le donne che vi lavoravano e il cliente presente. L’operazione aveva lo scopo di effettuare controlli amministrativi e verificare eventuali casi di lavoro non dichiarato.

Durante il controllo, è emerso che l’autorizzazione comunale S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) era regolare, ma la titolare dell’esercizio pubblico, residente nel milanese, aveva concesso la gestione dei locali a un’altra donna di nazionalità cinese che svolgeva il ruolo di receptionist e cassiera.

La ragazza coinvolta nell’attività di massaggi, tuttavia, si trovava in situazione di clandestinità, priva dei documenti necessari per dimostrare la sua identità e la regolare permanenza in Italia.

Entrambe le cittadine cinesi coinvolte nell’operazione sono state portate in questura a Como, dove sono state denunciate. La gerente è stata denunciata per aver fatto lavorare una persona in situazione di clandestinità, che non aveva il permesso di soggiorno, in concorso con la titolare dell’autorizzazione, che al momento del controllo non era presente. La massaggiatrice è stata denunciata per la sua irregolare permanenza sul territorio nazionale.

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