E’ un poliziotto che lavora al corpo di guardia della Questura l’uomo che ha esploso due colpi d’arma da fuoco nel parco delle Cascine, a Firenze, alle 9,15 dopo quella che sembrerebbe essere una lite. E’ stato localizzato dai carabinieri nella sua abitazione dopo la lite con un immigrato gambiano — senza fissa dimora. Al momento non è in stato di fermo.
Dai primi accertamenti dei carabinieri, intervenuti sul posto, lui — laziale di 45 anni — è arrivato a bordo del suo motorino non lontano dalla fermata Monni della tramvia. A questo punto — per cause ancora da accertare — sarebbe scoppiata una lite. Sembra che il poliziotto abbia usato un coltello per ferire la vittima e quando alcuni amici si sono accorti di quello che stava accadendo siano corsi verso la vittima per aiutarlo.
A quel punto l’uomo – forse impaurito – avrebbe esploso due colpi in aria per poi fuggire a bordo di uno scooter. Sul posto è intervenuta l’Arma, che ha recintato l’area, a cento metri dalla fermata Carlo Monni della tramvia, e avviato le ricerche con i metal detector della scientifica. Durante il sopralluogo i carabinieri hanno trovato e sequestrato un bossolo (probabilmente di una pistola semiautomatica), un coltello, un taglierino e un panetto di hashish, trovato in un bidone della spazzatura, è il primo bilancio dei ritrovamenti. Il taglierino, trovato poco distante dal punto della sparatoria ma dentro un cespuglio, farebbe pensare che non sia collegato all’alterco.
Forse uno strumento nascosto, a disposizione di uno dei tanti spacciatori del parco. Gli inquirenti, pur non tralasciando alcuna ipotesi, sospettano che la vicenda possa essere collegata al mondo della droga. In queste ore la vittima viene sentita dai carabinieri: la sua testimonianza viene considerata fondamentale per l’inchiesta coordinata dalla Procura. Con l’arrivo delle forze dell’ordine le Cascine si sono svuotate: a parte i pochi fiorentini a passeggio di mattina, i pusher che di solito le popolano si sono dileguati.