Addio a Giulio De Mauro, il super poliziotto protagonista della lotta alla mafia 

Poliziotto Giulio De Mauro – E’ deceduto per insufficienza respiratoria il 5 agosto, all’età di 79 anni, presso il Policlinico Riuniti di Foggia, Giulio De Mauro, il sovrintendente capo in quiescenza della Polizia di Stato residente a Trinitapoli, vittima del dovere per eventi criminosi.

Nel corso della sua carriera ha lavorato al fianco del Prefetto Achille Serra. Ha partecipato agli arresti di Renato Vallanzasca, Rosetta Cutolo e Donato Lopez della ‘Banda Cavallero’.

Ha ricevuto l’encomio solenne dell’ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, per aver affrontato, in un un conflitto a fuoco, un commando composto da 12 persone della mafia foggiana che il 27 ottobre 1992 hanno assaltato, sulla Statale 16 Adriatica bis, un furgone portavalori nei pressi di Cerignola.

“Libero dal servizio, venuto a conoscenza di una rapina perpetrata ai danni di un furgone portavalori, con estremo coraggio si portava immediatamente sul luogo del delitto e affrontava i numerosi malviventi, armati e travisati, riuscendo, dopo un breve conflitto a fuoco a costringerli alla resa. Dava prova, nella circostanza, di alto senso del dovere, sprezzo del pericolo ed encomiabile determinazione operativa”

All’esito di quella drammatica giornata ha subito un danno post traumatico da stress. Gli furono riconosciute quattro cause di servizio.

Negli anni ’90, é stato tra il poliziotto Giulio De Mauro è tra i più attivi nel contrasto del crimine a Cerignola, dove ha prestato servizio presso il Commissariato. Era noto e apprezzato negli ambienti della Questura di Foggia.

Ai funerali, che si sono svolti ieri 6 agosto presso la chiesa Sant’Anna di Trinitapoli, hanno partecipato rappresentanti delle forze armate, delle forze dell’ordine e dell’amministrazione comunale.

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