Regina Coeli, violenta rivolta dei detenuti: Polizia penitenziaria allo stremo

Polizia penitenziaria regina coeli

Polizia Penitenziaria rivolta in Carcere a Regina Coeli – Una violenta rivolta è scoppiata nel carcere di Regina Coeli a Roma, dove i detenuti hanno appiccato incendi. Rinvenute armi improvvisate e grappa autoprodotta all’interno delle celle.

La rivolta è iniziata quando un gruppo di detenuti ha cominciato a protestare violentemente contro le condizioni di detenzione e altre presunte ingiustizie. La situazione è rapidamente degenerata, con i detenuti che hanno appiccato incendi in diverse aree del carcere. Il fumo ha invaso le celle e i corridoi, creando una situazione di caos e pericolo sia per i detenuti che per il personale penitenziario.

Durante le operazioni di controllo e messa in sicurezza delle aree colpite dalla rivolta, gli agenti di polizia penitenziaria hanno rinvenuto diverse armi improvvisate. Tra queste, coltelli fatti a mano, bastoni e altri oggetti appuntiti utilizzati dai detenuti per intimidire e attaccare.

Inoltre, nelle celle sono state trovate bottiglie di grappa autoprodotta. La produzione illegale di alcol all’interno del carcere rappresenta un serio problema di sicurezza, contribuendo a comportamenti violenti e rendendo la gestione della popolazione carceraria ancora più complessa.

Superlavoro della Polizia Penitenziaria dell’Istituto di Regina Coeli

Grazie all’intervento della polizia penitenziaria, sono intervenute per riportare l’ordine all’interno del carcere. Dopo ore di tensione, gli agenti sono riusciti a domare gli incendi e a ripristinare una parziale calma. Diversi detenuti ritenuti responsabili dei disordini sono stati isolati e trasferiti in altre strutture penitenziarie.

I sindacati di polizia penitenziaria hanno espresso preoccupazione per l’episodio, sottolineando la necessità di migliorare le condizioni di sicurezza all’interno degli istituti. La rivolta di Regina Coeli mette in luce ancora una volta le difficoltà croniche del sistema penitenziario, tra sovraffollamento, carenza di personale e difficoltà nel controllo delle attività illegali all’interno delle strutture.

La rivolta a Regina Coeli rappresenta un grave episodio di violenza e disordine, e mette in evidenza i gravi problemi strutturali e gestionali del sistema penitenziario italiano. È essenziale che le autorità competenti intraprendano azioni decisive per migliorare la sicurezza e le condizioni di vita nelle carceri, prevenendo future rivolte e garantendo un ambiente sicuro sia per i detenuti che per il personale di Polizia penitenziaria, stremato da turni massacranti, da mancanza di idonei strumenti per contrastare simili eventi e da grave carenza di personale

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