Polizia Penitenziaria Regina Coeli – Scontri violenti sono scoppiati nel carcere di Regina Coeli, coinvolgendo bande di detenuti sudamericani e arabi, e hanno richiesto l’intervento urgente della polizia penitenziaria. Tra i feriti figura il comandante, ricoverato in ospedale e poi dimesso con una prognosi di alcuni giorni. Si tratta dell’episodio più grave dalla serie di rivolte che da quest’estate hanno portato anche ad incendi dolosi all’interno dell’istituto penitenziario della Capitale.
Il Garante regionale dei detenuti, Stefano Anastasìa, ha espresso forte preoccupazione: «Gli istituti penitenziari sono ormai ingovernabili. Regina Coeli ospita 1.120 detenuti, il doppio della sua capienza, con la metà del personale di polizia necessario».
Valentina Calderone, garante romana, ha aggiunto che la situazione carceraria non può essere attribuita solo al sovraffollamento: «La tensione è altissima. Non so se si stia aspettando una tragedia per intervenire».
Gli scontri sono avvenuti nella III sezione del carcere, causando danni significativi, e seguono un altro episodio di tensione avvenuto nel carcere minorile di Casal del Marmo, dove il comandante e un poliziotto sono rimasti feriti. La situazione nelle carceri del Lazio, tra sovraffollamento e carenza di personale, continua ad essere motivo di forte preoccupazione.
Polizia Penitenziaria Regina Coeli: le Denunce dei sindacati
I sindacati della Polizia penitenziaria denunciano il clima di abbandono in cui gli agenti operano. Evidenziano come il personale sia lasciato in balìa totale di detenuti sempre più violenti, sottolineano la necessità di ridurre il sovraffollamento come misura preventiva, chiedono l’implementazione del personale di Polizia Penitenziaria oltre a maggior tutela e maggiori garanzie.