“Gli agenti di polizia Penitenziaria svolgono un compito particolare, mirato. Sono i primi educatori all’interno degli istituti: non soltanto controllori della sicurezza. E’ un corpo non sconosciuto ma che ha bisogno di promozione perché esistono specializzazioni multidisciplinari delle quali è importante cogliere la sostanza”. Lo ha detto il capo del Dipartimento dell’amministrazione Penitenziaria (DAP) Bernardo Petralia, nel corso della presentazione del calendario dei baschi azzurri, tenutasi stamane nella sala della protomoteca del Campidoglio.
Petralia ha anche voluto sottolineare come il calendario non sia solo un evento ma anche un oggetto: “Un qualcosa che si sfoglia e si apprezza: uno sguardo sul passato ma proiettato sul nostro futuro, un’occasione per riflettere su ciò che è stato e su ciò che sarà, e anche un commento sul nostro presente”.
Alla cerimonia avrebbe dovuto essere presente la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, colpita nei giorni scorsi da un gravissimo lutto familiare. “Un pensiero di vicinanza e un affettuoso abbraccio da parte di tutti i presenti ” è stato espresso in apertura dall’attrice Cristiana Capotondi, che ha curato la conduzione dell’evento.
Per la 39a edizione del calendario – stampato in 45mila copie nella tipografia della casa di reclusione di Santa Maria Capua Vetere – si è scelto di mettere in primo piano l’intensa quotidianità delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria all’interno degli istituti. “Sono voluta entrare in sezione – ha detto la fotografa Barbara Cardini, al suo secondo calendario, dopo quello realizzato lo scorso anno – si vedranno perciò anche block house, cancelli, muri, gli ambienti in cui svolge principalmente la sua attività la Polizia penitenziaria”. Volti di donne e uomini, di diverse età, dunque, e momenti di lavoro che nella loro sobrietà esprimono i riferimenti valoriali del Corpo. “Il paginone centrale abbiamo voluto invece dedicarlo – ha aggiunto Cardini – agli atleti del gruppo paralimipico Fiamme Azzurre della Penitenziaria, come tributo per le tante medaglie riportate a Tokyo”. I successi del gruppo sportivo, rappresentato alla cerimonia dai tre atleti Giorgia Bordignon, Anna Barbaro e Charlotte Bonin (già due volte “olimpica” e ora “guida paralimpica”), sono stati sottolineati anche da Cristiana Capotondi, che alla professione di attrice unisce l’impegno nella dirigenza sportiva come e vicepresidente Lega Pro (Lega Italiana Calcio Professionistico).
Tra i presenti il sottosegretario alla Giustizia, Paolo Sisto, mentre in rappresentanza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri è intervenuto l’assessore Andrea Catarci, che nel suo intervento ha poi richiamato l’importanza di “rimettere in sintonia le istituzioni sulle tematiche comuni, dal reinserimento sociale alla giustizia riparativa”.
L’incontro ha offerto l’occasione anche per fare il punto sulla gestione dei contagi da Covid 19 all’interno del sistema penitenziario. “La pandemia ci ha preoccupato ma non ci ha scoraggiato – ha detto Petralia – ci ha consentito con un dialogo costante con le autorità sanitarie di risolvere i problemi che riguardavano il contenimento dei contagi e poi l’avvio delle vaccinazioni”.
“Attualmente le cifre, rispetto allo scorso anno, sono irrisorie. I contagiati sono quasi tutti asintomatici, ci sono solo due sintomatici e due ricoverati, su un totale di popolazione carceraria di circa 54mila unità. Gli unici attuali focolai presenti – ha concluso il capo DAP – risultano nell’istituto di Taranto e Santa Maria Capua Vetere. Si tratta, in entrambi, i casi di positività asintomatiche che affronteremo, comunque, con la consueta determinazione”. Le note di Un americano a Parigi blues e di White Christmas eseguite da quattro clarinetti della Banda del Corpo, diretti dal maestro Franco Remini, hanno infine costituito apprezzati intervalli musicali tra gli interventi.