Il Tar della Calabria ha rigettato il ricorso presentato da 27 agenti di polizia penitenziaria ora in servizio nella casa circondariale di Catanzaro-Siano che avevano chiesto la corresponsione dell’indennità di trasferimento.
I fatti risalgono al 2014 quando il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria decise la chiusura della Casa circondariale di Lamezia Terme dove prestavano servizio i 27 ricorrenti.
Dopo aver ordinato la loro assegnazione provvisoria presso il carcere di Catanzaro nel marzo del 2018 l’amministrazione penitenziaria li ha trasferiti definitivamente nella stessa sede, negando però loro il trattamento economico dell’indennità da trasferimento.
Secondo gli agenti il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria avrebbe operato un’interpretazione restrittiva della norma, «segnatamente con riferimento alla locuzione “sede di servizio limitrofa”, il cui effetto si è concretizzato nel negare agli stessi – destinatari di un trasferimento d’ufficio per soppressione del reparto dettata da superiori interessi organizzativi – il riconoscimento dell’indennità».
Il Tribunale Amministrativo Regionale ha considerato corretta la procedura, considerando la nuova sede di trasferimento “sede di servizio limitrofa”.
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