E’ morto nella notte tra mercoledì e giovedì stroncato da un malore Andrea Borgione, vice comandante della polizia locale di Vercelli.
Era nella sua abitazione di Torino: aveva 35 anni e dal 2020 era in servizio a Vercelli. Era sposato e aveva due figli, una bambina di 6 anni e un bimbo di 4. «Era una persona preparata, educata, capace, per bene che teneva alla sua professionalità», lo ricorda la comandante Ivana Regis. «Siamo sconvolti, era una persona di grandissima professionalità – ha detto il sindaco Andrea Corsaro -: questa notizia ci lascia attoniti. Restiamo vicini alla sua famiglia. Borgione aveva una grande passione per la sua professione e una spiccata dote per la socialità».
Nel corpo di polizia locale di Vercelli era vice comandante (e responsabile del Nucleo Commercio-Edilizia-Ambiente) ed aveva prima ricoperto il ruolo di commissario. Prima, per sette anni, aveva fatto parte del corpo di polizia locale di Torino come agente ed era addetto ai servizi di pronto intervento, ai controlli in materia di autotrasporto e di polizia ambientale.
Laureato in Scienze politiche e storia, la sua grande passione, aveva ricevuto una borsa di studio per la ricerca all’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. All’Università di Torino aveva conseguito un dottorato di ricerca in Scienze Archeologiche, Storiche e Storico-Artistiche, titoli conseguiti dopo una prima laurea triennale in Società e Culture d’Europa, corso a cui si era iscritto dopo la maturità classica al Cavour di Torino.
Nel corso gli anni aveva collezionato pubblicazioni con diversi articoli e contributi relativi alla storia del XIX secolo. Inoltre voleva frequentare un master alla Bocconi sulla pubblica amministrazione per iniziare la carriera da dirigente.