Un inseguimento pericoloso e rocambolesco fra la polizia ed un’auto con a bordo sei rom che non si sono fermati all’alt degli agenti. Il bilancio è da brividi: due poliziotti sono finiti in ospedale con oltre venti giorni di prognosi. Un’auto della polizia è andata completamente distrutta. L’inseguimento a una Clio con a bordo i nomadi è durato vari chilometri lungo la periferia del Casilino fino a San Basilio. La conclusione si è avuta verso via Popoli, presa contromano dall’auto dei fuggitivi, che non hanno rispettato neanche i semafori rossi. Poi si sono dileguati per le campagne facendo perdere le proprie tracce.
Il posto di blocco non rispettato dagli uomini in fuga era all’inizio di via di Tor Cervara, vicino la via Tiburtina. Erano circa le due quando è scattato l’inseguimento. L’equipaggio di una volante ha chiesto aiuto alla sala operativa chiedendo rinforzi proprio a causa di un’auto che non si era fermata all’alt. Più equipaggi della polizia si sono gettati all’inseguimento. Su un tratto di via di Tor Cervara il pauroso incidente. Una volante è uscita di strada prendendo in pieno un cartellone stradale.
L’auto si è accartocciata ed i poliziotti sono rimasti incastrati dentro. I due hanno dovuto faticare non poco per uscire dalle lamiere insanguinati e doloranti. Sono stati soccorsi dal personale di un’ambulanza che li ha trasportati fino all’ospedale Cristo Re. Dopo gli accertamenti i poliziotti sono stati refertati con 21 giorni di prognosi ciascuno per una serie di tumefazioni ed ecchimosi causate dal pauroso incidente. Altre pattuglie hanno continuato a inseguire la Clio dei nomadi. C’è stato un avvicinamento in via di Rocca Cencia, periferia del Casilino, poi l’auto ha imboccato via Popoli per due volte: una in contromano. I sei zingari sono riusciti a fuggire a piedi. C’è stata anche una vasta battuta in zona. Più volanti hanno cercato di trovare i fuggitivi ma che sono riusciti ad eclissarsi nel nulla. Evidentemente si tratta di gente esperta della zona che ospita più campi nomadi.
Questi tipi d’inseguimento capitano molto spesso in città. Sempre dei nomadi che non si fermano all’alt e cercano di fuggire ai controlli delle forze dell’ordine. È assai probabile che abbiano degli arnesi da scasso oppure portino in auto della refurtiva. Una cosa è sicura non si fermano all’alt delle forze dell’ordine proprio perché stanno in una situazione d’illegalità. Per esempio l’altra notte, la Clio è risultata rubata. «C’è da credere – si lascia sfuggire un investigatore – che il gruppo su un’auto rubata andasse a commettere qualcosa d’illecito: un furto o una rapina». In quel tratto di campagna, è arrivata anche una squadra della polizia scientifica che si è messa a cercare qualche traccia utile dei banditi sull’auto abbandonata. Gli agenti potrebbero trovare nell’abitacolo diverse impronte digitali.