Ieri sera avrebbe dovuto cenare con un gruppo di amici in un ristorante di Montesilvano, una rimpatriata organizzata su whatsapp tra una decina di persone ed annullata ieri mattina dopo la tragica notizia della morte di Ferdinando De Simone, avvenuta nella notte per un arresto cardiaco. Una fine inspiegabile, all’età di 55 anni, e la reazione incredula negli ambienti della polizia e del calcio locali.
De Simone: Poliziotto alla Strade di Chieti
De Simone, che aveva iniziato la sua carriera nella Polizia stradale di Chieti, era da molti anni un agente della scuola polizia di Pescara e un designatore arbitri di campionati Uisp serie A, B e Over 40, un’attività a cui dedicava il tempo libero, operando anche come guardalinee e formatore.
Nelle stesse categorie, in passato, il dirigente era stato anche direttore di gara. Il poliziotto risiedeva a Tollo con la moglie Maria Luisa, i figli Giuseppe e Micaela. Andrea Potenza, amico ed ex collega arbitro, ricorda il carattere mite di “Dino”, come lo chiamavano tutti: «Una persona meravigliosa, aveva sempre un sorriso ed una parola buona per tutti, ci ha dato grande affetto e noi gli volevamo molto bene».
Con il gruppo dei fischietti Uisp, De Simone avrebbe dovuto incontrarsi ieri sera a cena: «Ci eravamo organizzati sulla nostra chat già da martedì – continua Potenza – per festeggiare l’evento avevo fatto anche preparare una torta. Ferdinando era molto contento di questo appuntamento.
Su whatsapp, quella sera stessa, ci aveva raccontato della gara appena arbitrata tra La Romagnola e Il Delfino e della doppietta di Sansovini che aveva fatto vincere i padroni di casa. Chi avrebbe mai immaginato che per lui sarebbe stata l’ultima partita?». I funerali oggi alle 15 nella chiesa Santa Marina di Tollo.