La polemica sulla statua dell’ alpino a Padova è stata stoppata dal Sindaco, confermando che la statua rimarrà senza modifiche rispetto al progetto originale dell’artista, nonostante le controversie emerse.
La figura dell’alpino, che si regge su un fucile, ha generato dibattiti nella comunità, con accuse di eccessivo militarismo da una parte e difese accese dall’altra.
La statua dellʼAlpino commissionata 4 anni fa dal Comune di Padova
L’opera era stata commissionata quattro anni fa dal Comune di Padova agli Alpini della sezione Ana, con l’approvazione del sindaco Sergio Giordani. Tuttavia, poco prima dell’inaugurazione, la giunta di centrosinistra si è divisa sull’inclusione del moschetto della Grande Guerra nella rappresentazione dell’alpino, considerandolo un simbolo inappropriato in un contesto internazionale caratterizzato da conflitti violenti.
Dopo intensi giorni di discussioni, il sindaco ha annunciato la decisione di mantenere la statua come originariamente concepita, sottolineando l’importanza degli alpini nella storia della città e la loro dedizione alla comunità. Giordani ha affermato che le polemiche non fanno altro che creare divisioni e che la statua è un segno di gratitudine per l’impegno degli alpini.
Lo scultore Ettore Greco
Lo scultore Ettore Greco, autore dell’opera, ha chiarito la sua visione, sottolineando che la rappresentazione dell’alpino con il fucile non ha intenti bellicisti, ma vuole riflettere sulla giovinezza sacrificata durante la Prima Guerra Mondiale. L’elmo a terra simboleggia la fine della guerra e la speranza di un futuro migliore.
l’adunata nazionale degli alpini a Vicenza
La decisione del sindaco giunge poco prima dell’adunata nazionale degli alpini a Vicenza, che si terrà dal 10 al 12 maggio, con il tema “Il sogno di pace degli Alpini”. Il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero, ha sottolineato che non c’è contraddizione tra l’essere un corpo d’armi e aspirare alla pace, ribadendo il carattere volontaristico dell’associazione degli Alpini.