Premiato dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla, in otto anni Paltone ha tenuto a bada da solo 200 ultrà che gli tiravano fumogeni e bombe carta, ha partecipato a 14 GP di Formula 1 e a più di 190 eventi di ordine pubblico
È un cane poliziotto e si chiama Platone, ma a leggere il suo curriculum viene da pensare a Rambo: in otto anni di onorata carriera ha tenuto a bada da solo 200 ultras che gli tiravano fumogeni e bombe carta, ha fatto arrestare tre persone e ne ha fatte denunciare 22, ha partecipato a 14 Gran Premi di Formula 1 e prestato servizio in più di 190 eventi di ordine pubblico. Ora è arrivato il momento dell’agognata pensione, e a celebrarne le gesta ci hanno pensato i prefetti Renato Saccone e Daniela Stradiotto, il questore Giuseppe Petronzi e l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, che hanno donato a Platone uno speciale «diploma» alla carriera.
L’occasione del commiato è stata l’inaugurazione della nuova infermeria veterinaria della Questura di via Cagni, che fornirà cure e assistenza agli «agenti» a quattro zampe dell’unità cinofila e del reparto a cavallo: una struttura in grado di eseguire screening, profilassi ed ecografie per animali impiegati in Lombardia ed Emilia Romagna, in grado di allungare la vita lavorativa dei cani.
Il mestiere, va da sé, è usurante, non importa se si è dotati di gambe o zampe: displasie dell’anca, neuropatie e problemi alla colonna vertebrale sono dietro l’angolo. «D’altronde si tratta pur sempre di poliziotti – ha chiosato il prefetto Saccone –. Anche un lupo troverebbe accoglienza da noi». Pastore tedesco di otto anni e mezzo, Platone si appresta ora a cambiare vita e proprietario: la sua nuova casa sarà a Piacenza, dove si godrà il meritato riposo gironzolando tra il giardino e il divano di Bruno Tagliaferri, vigile del fuoco e allevatore amatoriale: Tagliaferri ha ricambiato donando alla questura un pastore tedesco di sei mesi, Argo, affidato alle mani esperte dell’agente Simone Zaninotto, già addestratore di Platone e per anni sua metà ideale.
Il cucciolo dovrà ora essere valutato con attenzione da un punto di vista fisico e comportamentale, prima di ottenere il via libera all’entrata in servizio. Ad Argo spetterà ora il compito di non far rimpiangere il suo illustre predecessore: «Era il nostro agente scelto – scherza Zaninotto -, pochi giorni fa è stato decisivo per catturare due spacciatori a Parco Nord».
Platone, nel cui simposio non possono mai mancare i croccantini («Li preferisce a ossi e palline, è molto pragmatico») non è però un cane antidroga in senso stretto: è piuttosto specializzato in tutte le operazioni di ordine pubblico, dove funge da ottimo deterrente. «Fa parte del reparto di polizia giudiziaria: l’addestramento di questi cani dura 8 mesi, ed è più lungo rispetto a quello di tutti gli altri reparti». Degli 007, insomma, ma senza licenza di uccidere: «La loro aggressività è controllata – spiega Zaninotto -. Di certo però serve una certa esperienza per approcciarsi a questi animali: insegniamo loro a non avere paura di niente». Nella scuderia della cinofila milanese è arruolata anche Frida, labrador di 7 anni: il suo compito è fiutare armi ed esplosivi di oltre 11 tipi.
Garantisce la sicurezza in occasione di partite di calcio e incontri di rappresentanza, è capace di sventare ogni minaccia terroristica. Pochi giorni fa, in corso Buenos Aires, ha fiutato un pacco sospetto poi fatto brillare dagli artificieri: «Quella tra cane e padrone è una simbiosi totale – racconta il sovrintendente Maurizio Lucibello, conduttore di Frida -. Spesso si parla di binomio, ma io preferisco il concetto di “monomio”: trascorriamo talmente tanto tempo insieme che siamo diventati una cosa sola».
Grande la soddisfazione della deputata forzista Brambilla, presidente dell’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente e fondatrice dell’associazione Leidaa: «Questo ambulatorio rappresenta un unicum a livello nazionale, e la sua inaugurazione rappresenta un’occasione straordinaria per valorizzare l’impegno e l’abnegazione sia dei cani eroi che ogni giorno garantiscono la nostra incolumità che dei loro conduttori. Si tratta di un’iniziativa che testimonia la sensibilità della Polizia di Stato riguardo al tema della tutela degli animali».