Pensioni | Sistemi pensionistici, la classifica: l’Italia è al 32° posto su 44. Prima l’Islanda

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Il sistema pensionistico italiano offre buone pensioni ed è sufficientemente trasparente, ma la sostenibilità economica a lungo termine è in discussione. A dirlo è il Mercer Cfa Institute Pensioni Index 2022, che ha analizzato i sistemi pensionistici di 44 Paesi che in totale coinvolgono circa il 65% della popolazione mondiale: l’Italia si classifica al 32° posto.

Sono tre i criteri attraverso cui vengono giudicati i sistemi pensionistici: l’adeguatezza (cioè la non eccessiva discrepanza tra l’assegno e il reddito percepito a fine carriera), la sostenibilità (cioè la capacità del sistema di reggere i costi generali) e l’integrità (cioè la qualità della governance e la trasparenza del sistema).

Il sistema pensionistico italiano ottiene risultati tutto sommato positivi per quanto riguarda la prima e la terza voce: sull’adeguatezza il punteggio è 72.3 su 100sull’integrità 74.7 su 100. A segnare un evidente campanello di allarme è però la sostenibilità del sistema, valutata appena 23.1 su 100, al penultimo posto della graduatoria.

Secondo il report, il sistema pensionistico italiano potrebbe essere migliorato anche attraverso l’aumento della partecipazione ai fondi complementari, l’aumento della forza lavoro per le persone anziane (data la crescita dell’aspettativa di vita), restringendo l’accesso ai benefit prima della pensione, riducendo l’indebitamento nazionale e la percentuale di spesa pubblica sul Pil destinata al sistema.

Nel biennio pre pandemia l’Italia impiegava il 15,4% della spesa pubblica per mantenere il sistema pensionistico, una percentuale destinata a salire al 16,2 nel 2050. A ogni modo, il report sottolinea come l’indice del Paese sia migliorato negli ultimi 12 mesi, passando da 53.4 nel 2021 al 55.7 del 2022.

Il giudizio finale sul sistema pensionistico, 55.7, mette l’Italia nella stessa categoria di Arabia Saudita, Austria, Polonia, Sud Africa, Messico, Cina, Brasile, Giappone, Perù, Taiwan e Corea del Sud. In generale il Paese si classifica alla posizione 32 su 44 sistemi presi in esame.

Per il Mercer Cfa Institute Pensioni Index il sistema pensionistico italiano “presenta alcune caratteristiche positive, ma ha anche grandi rischi e/o difetti che dovrebbero essere risolti. Senza questi miglioramenti, la sua efficacia e/o sostenibilità a lungo termine potrebbe essere messa in discussione”.

Allargando lo sguardo agli altri Paesi, il giudizio migliore è assegnato a Islanda, Olanda e Danimarca: secondo il Mercer Cfa Institute Pensioni Index questi hanno “un sistema pensionistico di prima classe, che offre ottimi benefici, è sostenibile e presenta un alto livello di integrità”.

In fondo alla classifica, invece, si posizionano Indonesia, Argentina, Turchia, Filippine, India e Tailandia: i sistemi di questi Paesi infatti “hanno alcune caratteristiche positive, ma anche grandi debolezze e mancanze che vanno risolte; senza miglioramenti, la loro efficacia e sostenibilità sono in dubbio”.

Tra i grandi Paesi europei a ottenere i risultati migliori sono il Regno Unito (73.7, decima posizione) e la Germania (67.9, diciassettesima posizione). La Francia, con un punteggio di 63.2, è invece in ventiduesima posizione, mentre la Spagna è ventiseiesima in graduatoria con uno score di 61.8 punti.

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