Bimba ritrovata in Molise. Nicole, 5 anni, era scomparsa nella tarda serata di ieri a Sant’Angelo Limosano, in provincia di Campobasso. Stando al racconto dei genitori, la bambina si era allontanata dopo un rimprovero della madre ed era uscita dalla finestra dalla sua casa di campagna, situata vicino a un bosco.
La preoccupazione era ovviamente ai massimi livelli ma, per fortuna, oggi la bambina è stata ritrovata dopo 12 ore di ricerche.
Il ritrovamento della piccola Nicole
Bimba ritrovata in Molise: ad avvistarla è stato il vice ispettore Rosario Serago assieme al collega del Soccorso Alpino, che svolgevano le operazioni di ricerca in elicottero. Dopo 20 minuti di sorvolo, il vice ispettore ha notato una giacchetta rosa in mezzo a una zona impervia, così è atterrato e ha chiamato Nicole. La bimba ha risposto subito, dicendo di volere la merenda.
Serago, 51 anni, fa parte dell’Undicesimo Reparto Volo della Polizia di Stato di Pescara ed è originario di Riccia, paesino che si trova ad appena 40 km dal luogo in cui è stata ritrovata Nicole. Ecco il racconto del ritrovamento fatto dal vice ispettore all’Adnkronos.
Bimba ritrovata in Molise: il racconto del vice ispettore che l’ha avvistata
Bimba ritrovata in Molise. Serago ha descritto gli eventi che hanno portato all’avvistamento di Nicole partendo proprio dal momento del decollo in elicottero.Il vice ispettore della Polizia ha detto: “Siamo decollati questa mattina alle 11.40 dal campo sportivo di Limosano e dopo una ventina di minuti, verso le 12.05, applicando le nostre tecniche di ricerca, elicottero con i portelloni aperti con due persone da una parte e due dall’altra che guardano fuori, siamo riusciti a vedere in mezzo ai rovi un giubbotto rosa, che era quello che sapevamo che indossava la bambina. Ci siamo abbassati con l’elicottero per vedere meglio. La bambina era in piedi”.
Riguardo il luogo dell’avvistamento della bimba ritrovata in Molise, Serago ha detto: ”La zona era molto impervia ed eravamo attrezzati anche a calare i soccorritori con il verricello ma non ce ne è stato bisogno perché nei paraggi c’era un punto idoneo per l’atterraggio – aggiunge – Io sono sceso per terzo dall’elicottero e siamo andati subito a cercare la bambina. Siamo andati avanti nel dirupo e lei era lì, in piedi in mezzo ai rovi ma non piangeva”.
A quel punto “si vedeva che era spaesata ma l’abbiamo chiamata ‘Nicole Nicole’ e lei ha risposto subito”. La piccola ha fatto una richiesta specifica: “Ci ha detto che aveva fame e voleva fare merenda. Abbiamo visto che non era politraumatizzata e l’abbiamo presa in braccio. Poi a ‘catena’ siamo riusciti a risalire dal dirupo. Abbiamo cercato di rassicurarla, di coprirla, le ho messo il mio cappellino di lana in testa e la coperta termica. L’abbiamo tenuta stretta in braccio. Poi l’abbiamo caricata sull’elicottero e portata al campo sportivo dove è stata visitata dal 118”.