Una telecamera della Digos ha ripreso un’infermiera mentre svuotava il contenuto del vaccino in una garza senza iniettarlo al paziente, che però risultava regolarmente vaccinato. Lo ha scoperto la Digos di Palermo che questa mattina ha fermato tre persone, fra cui il leader dei no vax palermitano F. A.. Coinvolto nel “giro” anche un poliziotto della Questura di Palermo.
L’infermiera dell’hub vaccinale di Palermo A. M. L. B., fermata oggi dalla Polizia di Stato nell’ambito dell’indagine sui falsi vaccinati, agiva sempre nello stesso modo come ricostruito grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza. Dopo avere svuotato il siero contenuto nella siringa, già precedentemente preparata, in una garza in cotone, inseriva l’ago nel braccio del finto vaccinato senza iniettare alcunché e senza muovere lo stantuffo della siringa. La truffa è evidente, basta guardare le immagine registrate nel corso delle indagini.
Gli agenti per giorni hanno intercettato la donna accertando contatti tra l’infermiera e chi si sottoponeva al finto vaccino, disposto a sborsare cento euro pur di ottenere il Green pass. Le indagini svolte hanno escluso il coinvolgimento dei medici che lavorano al centro vaccinale e dei funzionari responsabili.
Il terzo fermato, G. T. anche lui no vax, che avrebbe partecipato alle finte vaccinazioni. La scorsa notte, i tre sono stati arrestati. L’infemierabè operativa all’ospedale Civico.
Il procuratore Francesco Lo Voi e l’aggiunto Sergio Demontis hanno emesso un provvedimento di fermo urgente, per fermare l’attività illecita. L’inchiesta guidata dal sostituto Felice De Benedittis ha scoperto una decina di false vaccinazioni, ma si ipotizza che il sistema fosse più ampio. Non c’erano comunque solo motivazioni ideologiche, sembra fossero richiesti 100 euro per ogni falsa vaccinazione.
Il questore Leopoldo Laricchia ha aaffermato: «Siamo entrati nelle trame oscure e fraudolente di quei No Vax irriducibili che non esitano a violare la legge, anche commettendo reati odiosi come la corruzione. Tra i fruitori del servizio illecito purtroppo siamo incappati in un poliziotto della questura di Palermo. Dopo la discovery odierna delle indagini per il rispetto del segreto istruttorio, saranno immediatamente avviati i provvedimenti sanzionatori previsti dalle norme disciplinari e la sospensione dal servizio e dallo stipendio disposta dalle recenti norme sull’obbligo vaccinale per le forze di polizia».
Corruzione, peculato e falso
Nel provvedimento, vengono contestate a vario titolo le accuse di corruzione, peculato e falso. Sarebbero stati costruiti ad arte anche dei green pass. L’inchiesta si è avvalsa della collaborazione dei vertici della struttura commissariale per l’emergenza Covid, diretta da Renato Costa.