Palazzina crollata nel Napoletano, il racconto del carabiniere: “Ho sentito una voce dalle macerie e ho cominciato a scavare a mani nude”

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Palazzina crollata nel Napoletano, il racconto del carabiniereSaviano, cittadina di 15mila abitanti a circa 40 minuti da Napoli, è stata sconvolta da un’esplosione tremenda nella mattina di domenica. Alle 7:05, un boato assordante, “come il botto di un jet”, ha squarciato il silenzio, facendo collassare un’intera palazzina in via Tappia. Vista dall’alto, la scena è apocalittica: i droni mostrano un edificio ridotto a un ammasso di macerie.

Il giornale di Napoli Today raccontano l’immane tragedia: due bambini, Autilia Pia, 4 anni, e Giuseppe, 6, sono morti insieme alla madre Vincenza Spadafora, 41 anni, e alla nonna Autilia, di 80. Un altro figlio, Gennaro, di soli 2 anni, e il padre, Antonio Zotto, 40 anni, sono rimasti feriti. L’uomo è in condizioni gravi. L’esplosione, probabilmente causata da una fuga di gas, ha devastato la palazzina nella contrada Masseria Carlona, una zona periferica del centro storico. L’intera famiglia Zotto abitava lì: Antonio e Vincenza con i loro tre figli al piano rialzato, mentre la madre di lui viveva al primo piano.

L’immediato intervento del carabiniere Michele Conte

Michele Conte, brigadiere dei carabinieri originario di Baiano, è stato tra i primi a intervenire. Di pattuglia nelle vicinanze, ha visto una colonna di fumo sollevarsi dalle macerie e si è precipitato sul posto. Quando è arrivato, ha sentito una voce provenire dal cumulo di calcinacci: era Antonio, il padre dei bambini. “Chiedeva aiuto disperatamente, ripeteva che sotto quelle macerie c’era tutta la sua famiglia”, ricorda il brigadiere.

Senza esitazione, Conte ha iniziato a scavare a mani nude, cercando di raggiungere il superstite. “Abbiamo incoraggiato Antonio a continuare a parlare con noi, a restare cosciente”, racconta il militare. Poco dopo, anche la voce di un bambino è emersa dalle macerie. “Piangeva disperatamente, chiedeva della mamma”, ricorda Conte con profonda commozione. Poi il ritrovamento dei corpi senza vita dei fratellini. “Forse perché sono un nonno, forse perché mi mancano due mesi alla pensione… ho stretto la manina di uno dei bambini fino all’arrivo dell’ambulanza”.

Indagini in corso

Gli accertamenti per chiarire le cause esatte dell’esplosione sono stati avviati dalla Procura di Nola, guidata dal procuratore capo Marco Del Gaudio, giunto subito sul posto. L’ipotesi più probabile rimane quella di una fuga di gas, forse causata da una bombola difettosa. Nel frattempo, Saviano piange la sua tragedia, in un silenzio che contrasta dolorosamente con il fragore della devastazione di quella maledetta domenica mattina.

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