Ordigno rudimentale contro pattuglia dei carabinieri – Attacco ai carabinieri a Santo Stefano di Camastra dove un giovane del posto ha lanciato un ordigno rudimentale contro un’auto dei militari dell’Arma proprio mentre due uomini in divisa stavano salendo a bordo.
L’esplosione solo per fortuna non ha raggiunto direttamente i carabinieri, anche se alcune gocce di acido cloridrico, una miscela esplosiva ed altamente tossica contenuta nell’ordigno rudimentale, hanno colpito l’uniforme di di uno dei due e l’autovettura di servizio causando dei danni.
L’incredibile episodio è avvenuto ieri pomeriggio nella città delle ceramiche. Il giovane, un 22enne del luogo, già noto alle forze di polizia, è stato subito individuato dai militari della compagnia di Santo Stefano di Camastra, presenti al momento dei fatti che, anche grazie alla visione delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, hanno arrestato in flagranza di reato il responsabile con l’accusa di pubblica intimidazione con uso di armi, fabbricazione o detenzione di materie esplodenti, danneggiamento e per violazioni in materia di controllo delle Armi.
Ordigno rudimentale contro pattuglia dei carabinieri: le indagini
Sulla vicenda, il procuratore della Repubblica di Patti Angelo Vittorio Cavallo e il sostituto procuratore Giovanna Lombardo, d’intesa con la Stazione Carabinieri di Santo Stefano di Camastra, stanno svolgendo indagini per capire le ragioni dell’attacco, che avrebbe potuto arrecare ben più gravi conseguenze.
Non si esclude, al momento, alcuna ipotesi investigativa fra le quali la partecipazione ad una “challenge”, ovvero un trend che imperversa sul web, che spesso mette a repentaglio la vita dei giovani protagonisti e l’incolumità pubblica.
Il giovane si è dato alla fuga ma la prontezza dei militari ha consentito la sua immediata identificazione. Si era già disfatto dei vestiti e delle sostanze chimiche usati durante l’attacco ma una perquisizione ha permesso rinvenire altro materiale vario per il confezionamento di ordigni artigianali, anche più potenti di quello utilizzato. Nello specifico, venivano rinvenuti i vestiti indossati, il contenitore dell’acido cloridrico, svariate formule chimiche ed un petardo realizzato con del nastro di carta. Quanto rinvenuto è stato sequestrato ed inviato al RIS Carabinieri di Messina per le analisi di laboratorio.
L’ispezione del telefono cellulare ha inoltre consentito di di accertare che il ragazzo aveva ultimamente cercato sul web le istruzioni su come confezionare tali ordigni. Sul cellulare c’erno anche i selfie che il ragazzo si era fatto poco prima dell’attacco con alle spalle la caserma dei carabinieri e in mano l’ordigno artigianale. lasicilia.it