Omicidio-suicidio a Palermo: ispettrice della polizia locale spara al consorte, poi si toglie la vita

Agente Polizia Locale aggredita

La donna, un’ispettrice della polizia locale, avrebbe prima sparato al consorte, un dipendente di banca, per poi puntare la pistola su se stessa e togliersi la vita.

Un dramma familiare quello che si è consumato in via Notarbartolo a Palermo. Marito e moglie sono stati trovati senza vita questa mattina nel proprio appartamento.

La donna, Laura Lupo, 62 anni, era un’ispettrice della polizia locale, mentre il consorte, Pero Delia, 66 anni, lavorava come commercialista nella filiale palermitana della Bnl.

La vigilessa sarebbe stata trovata dai vigili del fuoco e dai carabinieri con una pistola in mano, dopo l’allarme lanciato dalla figlia dei coniugi, preoccupata perché non riusciva a sentire i genitori che non rispondevano neppure al citofono di casa.

Ispettrice della polizia locale spara al consorte, poi si toglie la vita: la vicenda

Gli inquirenti sono quasi certi si sia trattato di un omicidio-suicidio. Laura Lupo avrebbe prima ammazzato il marito e poi si sarebbe tolta la vita.

Gli accertamenti di rito effettuati dai carabinieri all’interno dell’appartamento al civico 49 di via Notarbartolo sembrerebbero fugare ogni dubbio.

I militari hanno trovato i due cadaveri stesi a terra in una pozza di sangue. Il fatto che la donna impugnasse ancora la pistola fa pensare che abbia prima sparato al marito e solo successivamente avrebbe puntato l’arma contro se stessa per suicidarsi.

Le indagini dei carabinieri

I carabinieri hanno eseguito i rilievi in casa, ma ci vorrà un po’ di tempo prima che l’indagine sia chiusa. Gli inquirenti dovranno mettere tutti i tasselli a posto e scoprire cosa è accaduto realmente nell’appartamento dei coniugi Delia a Palermo. Non essendoci testimonianze dirette e telecamere installate in casa i militari dovranno faticare non poco per ricostruire la dinamica dell’omicidio-suicidio.

Non è ancora il momento di giungere a conclusioni affrettare, ma alcuni vicini hanno detto ai carabinieri che la donna era molto gelosa del marito. Potrebbe essere questo un movente plausibile che avrebbe spinto la donna prima a uccidere l’uomo che amava e poi a suicidarsi.

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