Andrà a processo il carabiniere accusato di aver scattato la foto di Christian Gabriel Natale Hjorth, condannato all’ergastolo insieme a Finnegan Lee Elder per l’omicidio del brigadiere Mario Cerciello Rega, mentre era bendato nella caserma di via in Selci e averla poi diffusa in un gruppo whatsapp.
Il processo per il militare accusato di abuso d’ufficio e rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio inizierà il prossimo aprile e nel procedimento si è costituito parte civile l’americano.
In relazione alla divulgazione dello scatto un’indagine era stata aperta anche dalla Procura Militare. Sul punto è stata sollevata la questione di giurisdizione tra giustizia ordinaria e militare.
Nel capo di imputazione si legge, «in violazione della disposizione che fa divieto di pubblicare l’immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre si trova sottoposta all’uso di manette ai polsi ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica, salvo che la persona vi consenta, quale carabiniere in servizio ritraendo Natale Hjorth e diffondendo tale foto su almeno due chat whastapp, delle quali una dal titolo ‘Reduci ex Secondigliano’ con 18 partecipanti, dalla quale veniva poi ulteriormente diffusa da terzi ad altri soggetti e chat, arrecava a Natale Hjorth un danno ingiusto».
Partirà invece a gennaio il processo davanti al giudice monocratico per il carabiniere accusato di aver bendato Hjorth poco dopo il fermo. Per lui l’accusa è di misura di rigore non consentita dalla legge.