Quando l’hanno visto arrivare hanno fatto di tutto per farlo rallentare ma invano: con la moto ha abbattuto i new jersey che segnalavano la strada chiusa e la presenza di operai e si è schiantato contro il furgone che gli addetti – che stavano lavorando – avevano messo di traverso sulla carreggiata.
E’ morto così, praticamente sul colpo, durante la notte, il motociclista 50enne Gioacchino Grillo che è piombato nel cantiere che segnalava la chiusura del Ponte Paladini dalle 22 alle 6 per la sostituzione di un giunto e il rifacimento della segnaletica orizzontale, lungo la tangenziale Sud. Vani purtroppo i tempestivi soccorsi del 118 sul posto con l’auto medica e dei volontari della Cri.
La vittima, originaria di Agrigento, era un assistente capo della polizia penitenziaria in servizio da anni al carcere di Piacenza. A dare l’allarme alcuni giovani che a bordo di un’auto erano dietro la vittima – provenivano da Piacenza – e che hanno assistito alla scena.
All’imbocco della tangenziale a Piacenza era stato posto un cartello che avvertiva della chiusura dall’altezza dello svincolo per Gossolengo in uscita dalla città, mentre dalla parte di Gragnanino il ponte era chiuso in entrata, anche lì c’erano gli operai con un mezzo.
La vittima quindi, poco dopo le 2 viaggiava a bordo della sua moto e dopo una semicurva, a poche decine di metri dal bivio che porta a Gossolengo e dalla barriera che chiudeva la strada, non si sarebbe accorto dei jersey e del furgone.
Gli operai hanno urlato, si sono sbracciati in mezzo alla strada per cercare di farlo rallentare e frenare fino all’ultimo, ma non ce l’hanno fatta.
L’uomo avrebbe centrato in pieno il mezzo che per l’urto si è girato ed infine è stato sbalzato sull’asfalto. I traumi gravissimi non gli hanno lasciato scampo.
Sul posto sono arrivate le volanti della polizia, poi i carabinieri del Radiomobile ed infine la Polizia Stradale che si occuperà dei rilievi e della dinamica.
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