Non ce l’ha fatta il carabiniere colpito da trombosi a Mantova. La procura apre un’inchiesta

Purtroppo non ce l’ha fatta il carabiniere in servizio al comando provinciale colpito da un’improvvisa trombosi lunedì scorso,  nonostante l’intervento d’urgenza praticato dai sanitari del Poma. Il militare è deceduto  nel pomeriggio di mercoledì 17 marzo  intorno alle 19 dopo che verso mezzogiorno era stata decretata la morte cerebrale. Il carabiniere aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca come tutti i suoi colleghi una dozzina di giorni fa. La prima diagnosi di morte è trombosi del seno venoso cerebrale.

Il militare era stato ricoverato lunedì al Poma dopo che da alcuni giorni soffriva di forti mal di testa.

Nei prossimi giorni sarà effettuata l’autopsia. La procura di Mantova ha aperto un’inchiesta.La sospensione della somministrazione del vaccino AstraZeneca decisa dall’Aifa su tutto il territorio nazionale – dopo alcuni eventi avversi e in attesa della pronuncia dell’ente europeo per i medicinali Ema prevista per giovedì 18 – è un atto dovuto e di «cautela» ma «vanno evitati gli allarmismi».

Dal direttore generale Aifa Nicola Magrini al farmacologo Silvio Garattini, è questa la posizione condivisa dalla maggioranza degli esperti, che sottolineano come gli eventi trombotici associati al vaccino evidenzino un tasso analogo a quello registrato nella popolazione generale, anche se in Germania si è registrata una particolare forma rara di questa patologia. In Lombardia, in questa fase, il vaccino AstraZeneca è destinato alle forze dell’ordine e al personale scolastico. In Lombardia finora sono stati vaccinati 35mila insegnanti nei primi due giorni di vaccinazione.

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