“Altre volte ci sono state delle rivolte da parte degli immigrati che sono state sedate con forza dai pochi carabinieri presenti sul posto.
Non è possibile che da quattro-cinque mesi ci siano solo cinque carabinieri a controllare più di cento extracomunitari all’interno della struttura quando prima erano dieci. Il supporto dell’esterno ha dei tempi perché non è vicino.
Ogni mattina, ogni giorno e ad ogni turno per i colleghi è una scommessa contro il fato: ti può andare bene o andare male perché di fatto sono in pochi.
Gli organici vanno aumentati perché se le cose vanno in questo senso perché anche se verranno aperti nuovi centri come dice il governo se si mantengono questi organici non so come si potrà fare la vigilanza a questi immigrati clandestini pluripregiudicati”.
Così Antonio Nicolosi, segretario generale di UNARMA, associazione sindacale carabinieri, dopo l’aggressione di un immigrato con precedenti ai danni di una carabiniera nel Centro di permanenza per i rimpatri di Roma