NATO, il Ministro Crosetto a Bruxelles: “probabile nuova proposta sulla percentuale di spesa per la difesa, che supererà il 3%”

Ministro Crosetto Bruxelles NATO

Il Ministro Crosetto a Bruxelles per la riunione dei Ministri della Difesa della NATO

Oggi non abbiamo preso alcun impegno perché non era il luogo ed il consesso per discuterne e decidere. Chiaramente, nell’attuale scenario geopolitico, la NATO fonda la sua capacità di difesa e deterrenza sull’impegno di ogni singolo Paese.

La forza dell’Alleanza deriva dalla somma delle capacità che ogni Alleato fornisce. Noi dobbiamo assicurare innanzitutto la nostra parte di quelle capacità e, contestualmente, pensare ad aumentare la nostra sicurezza con un piano di sicurezza nazionale. Questo è un obiettivo necessario che va oltre il concetto dell’impegno del 2%.

Tra l’altro, come dico già da tempo, il 2% è un numero considerato inadeguato dalla maggior parte dei nostri Alleati che, infatti, già ora investono molto di più. Probabilmente al prossimo Vertice NATO all’Aja potrebbe esserci da parte del Segretario Generale della NATO Rutte una nuova proposta sulla percentuale di spesa per la difesa, che supererà il 3%. Tutti abbiamo sentito gli USA chiedere il 5%.

Lasciando da parte questi numeri ciò che è certo è che la sicurezza dell’Europa e di ogni Nazione dell’Alleanza è una responsabilità collettiva e se si è parte di una squadra non si può pensare di non accollarsi la propria parte di responsabilità. Chi pensa che esista un’altra possibilità farebbe bene a dire con chiarezza che vuole uscire dalla NATO“. 

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, a Bruxelles per la riunione dei Ministri della Difesa della NATO.

One thought on “NATO, il Ministro Crosetto a Bruxelles: “probabile nuova proposta sulla percentuale di spesa per la difesa, che supererà il 3%”

  1. Mi sembra che il ministro pone provocatoriamente la questione. È chiaro che i paesi con Walfare avanzato siano timorosi di smantellare il proprio Walfare per alimentare la Difesa Europea necessaria. La politica estera si fa ” con gli scarponi sul terreno” a supporto della diplomazia. Una politica estera non più a 27 stati, e guidata sostanzialmente da Francia in Germania. Vedo di buon occhio la volontá di finanziare le spese militari attraverso un debito pubblico europeo, togliendo dal Patto di stabilitá le spese militari. Lo si dovrebbe fare anche per la sanitá, ma questo è un altro discorso….

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