Il brigadiere della Guardia di Finanza, M. Z. 54 anni, ha chiesto di poter patteggiare la sua pena a 3 anni e 9 mesi. Il militare ora si trova agli arresti domiciliari. Su di lui pendono le accuse di falso, peculato e detenzione di sostanza stupefacente. La prossima udienza davanti al Gup Elena Lazzarin è stata fissata per il 24 di gennaio. Il pubblico ministero Roberto Piccione, titolare delle indagini, ha dato il suo assenso al patteggiamento.
Il brigadiere, dopo un’operazione della Finanza con il sequestro di 10 chili di cocaina, invece di distruggere tutta la droga si è tenuto due panetti per oltre due chili del valore sul mercato di circa 50 mila euro. Li aveva nascosti all’interno del garage della caserma di via San Fidenzio in zona Stanga.
Quando i suoi colleghi si sono accorti di quella sparizione, attraverso il tenente colonnello Antonio Marco Antonucci comandante del Nucleo di polizia economico finanziaria, hanno iniziato a indagare. Nel garage hanno posizionato alcune telecamere e anche dei panetti di cartone per vedere le mosse del brigadiere.
Ma in realtà la cocaina la aveva nascosta nel suo scooter e poco dopo di fatto si è costituito. La Procura ha passato al setaccio anche i suoi conti correnti, ma non è stato trovato nulla di anomalo. Il brigadiere, ora sospeso dal servizio, avrebbe agito per vendetta nei confronti delle Fiamme Gialle. Anni fa era stato accusato di un fatto analogo, ma tutto si è poi risolto in suo favore. Da tempo aspettava un risarcimento danni, secondo lui, da parte della Finanza che non gli è mai stato dato. Invece sarà lui a dover risarcire la Finanza per danno di immagine con 10 mila euro.
fonte: www.ilgazzettino.it