Napoli, picchiato sotto casa per un rimprovero in classe: docente finisce in ospedale

Picchiato a sangue sotto casa per aver rimproverato i suoi alunni in classe.

Il pestaggio è stato denunciato da Enrico Morabito, 42 anni, insegnante supplente in una scuola media di Casavatore, che ha presentato un esposto ai carabinieri.

Cinque uomini, come lui stesso racconta sui social, si sono presentati sotto la sua abitazione e gli hanno chiesto il motivo dei rimproveri ai ragazzini in classe. Poi sono seguite le minacce, condite da calci e pugni e l’avvertimento finale: “Non farlo mai più”.

Morabito in un lungo post sulla sua pagina Facebook ha spiegato di essere stato impegnato negli ultimi 4 giorni in una supplenza breve, scaduta ieri, nella scuola media e di aver richiamato un’intera classe all’ordine in quanto “facevano chiasso disturbando di continuo la lezione”. Quello stesso pomeriggio verso le 16, qualcuno è arrivato sotto la sua abitazione: 

“Mi hanno citofonato dei tizi dichiarandosi come miei amici”, scrive il supplente sui social, mostrandosi con le ferite medicate in volto e il sangue sul portone del palazzo.

Dopo il trillo al citofono, il 42enne è sceso in strada e ha trovato 5 persone, “di età fra i 40 e i 50 anni” che “in pieno pomeriggio a viso scoperto non mi hanno dato tempo di fare domande che subito mi hanno aggredito verbalmente e fisicamente. Sul portone del palazzo – scrive Morabito – ancora si vedono macchie del mio sangue”.

Il 42enne ha denunciato immmediatamente l’accaduto ai carabinieri e i militari hanno chiamato un’ambulanza per le cure in ospedale. I sanitari hanno giudicato il docente guaribile in 7 giorni, ma più profonde resteranno le ferite morali e lo spavento per quanto accaduto. “Tanta paura per me e soprattutto per mia mamma. E per fortuna che non erano armati: avrebbero potuto fare di peggio. Ho sempre pensato che la rovina dei figli sono proprio i genitori… ed è così. Ne resto deluso e schifato.

Tuttavia voglio addormentarmi con la speranza che domani sia un giorno migliore fatto sempre di legalità e che il marcio che si insidia anche nelle scuole possa svanire presto”, conclude Morabito nel post, che in poche ore ha ricevuto centinaia di commenti e condivisioni.

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