È morto dopo dieci giorni di agonia, ricoverato in rianimazione all’ospedale Cardarelli, Gianni Vivenzio, 54 anni, il poliziotto della Sezione «Falchi» della Questura di Napoli rimasto coinvolto in un incidente il 6 aprile scorso.
Il poliziotto era in sella alla sua moto di servizio mentre con il collega stava inseguendo uno scooter che non si era fermato al posto di blocco.
La dinamica dell’incidente
Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, esprime il «profondo cordoglio», manifestando alla famiglia e a tutta la Polizia di Stato «i sentimenti di commossa e sentita partecipazione al loro dolore».
«Sentimenti di profondo cordoglio e di vicinanza a nome delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, alla moglie ed alle figlie del sovrintendente capo Giovanni Vivenzio», è il pensiero del capo della Polizia Lamberto Giannini. «Piangiamo un eroe di tutti i giorni, non uno di quelli dei fumetti, uno vero — commenta invece Andrea Cecchini del sindacato Italia Celere —. Ci stringiamo sgomenti attorno alla famiglia di Gianni, un collega che non ha avuto paura e ha avuto il coraggio di dare tutto se stesso. Siamo fieri di avere esempi come lui».
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