Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini è intervenuto di fronte alle Commissioni Difesa di Senato e Camera per presentare le linee programmatiche del suo secondo incarico alla guida di palazzo Baracchini, anche in relazione alla proposta presentata dal governo a metà gennaio per il Piano nazionale di ripresa e resilienza.
La grande differenza rispetto alla presentazione delle linee programmatiche a ottobre del 2019 sta nella lotta al Covid-19, “una crisi i cui effetti non trovano eguali nella storia della Repubblica”, ha notato Guerini. E così, anche per la Difesa, come per tutto il governo, “il primo dovere è combattere con ogni mezzo la pandemia”. Le Forze armate, ha ricordato il ministro, sono da sempre in prima linea, pronte altresì ad “accelerare la campagna vaccinale” seguendo il coordinamento del neo commissario straordinario, il generale Francesco Paolo Figliuolo.
Per quanto riguarda la Difesa dello Stato, missione primaria delle Forze Armate, gli obiettivi strategici sono due: “riqualificare il dibattito politico sulla Difesa” e “mantenere lo strumento militare all’avanguardia, capace di fronteggiare le nuove sfide.
Dopo i primi due obbiettivi, sono tre le direttrici prioritarie di intervento del dicastero: Prima di tutto, rafforzare le capacità impiegate nella gestione della pandemia, “valorizzando le lezioni apprese” nell’ultimo anno. Si procederà potenziando la Sanità militare, migliorando la sua integrazione con il Servizio sanitario nazionale, e rafforzando la capacità produttiva della Difesa tramite “le sinergie” con istituti di ricerca e altre eccellenze industriali.
La seconda direttrice prioritaria del ministro punta a contribuire “fattivamente” alla sicurezza internazionale e alla tutela degli interessi nazionali all’estero. Il contesto di riferimento è “resto ancora più complicato dalla pandemia”, a partire dal Mediterraneo, “in costante peggioramento verso una situazione di progressiva instabilità”. Priorità strategica in tal senso resta la Libia, a cui si associano le instabilità dal Libano al Golfo persico, dall’EastMed al Sahel.
La terza direttrice prioritaria del dicastero targato Lorenzo Guerini: “l’esigenza di dare ulteriore impulso al processo di adeguamento delle Forze armate, per garantire allo Strumento militare capacità e livelli di prontezza idonei a fronteggiare le nuove minacce, nonché per operare efficacemente in tutti i domini e in tutti gli scenari, valorizzando al contempo l’intero potenziale esprimibile dall’industria della Difesa.
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