Il parere del Segretario generale di Unarma, sindacato dell’Arma dei Carabinieri sulla reintroduzione della naja volontaria proposta dal senatore La Russa.
“Il presidente del Senato La Russa con la mini-naja sta facendo un re-branding di un disegno di legge che non considera né i bisogni dei militari, né tantomeno quelli del Paese a distanza di 40 anni da quando
il testo fu proposto” – è duro il commento di Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, sindacato dell’Arma dei Carabinieri, dopo aver appreso della volontà di reintrodurre della leva volontaria.
“La proposta prevede 40 giorni di leva nelle caserme per i giovani dai 18 ai 25 anni, con una serie di incentivi per chi aderisce: perché non destinare invece risorse a quelle stesse caserme che dovrebbero
ospitarli e che la politica ha smantellato per anni? Il senatore ci sobbarca della responsabilità della formazione, dimenticando che sottrarre personale al comparto per istruire ha un costo, così come
hanno un costo gli aumenti stipendiali del personale militare e di polizia su cui il Governo tace” – prosegue Nicolosi –
“Il comparto difesa e sicurezza non è un ente formatore, né un centro per l’impiego, ma una diramazione delle istituzioni: anziché proporre stage estivi tra le nostre fila, sarebbe il caso di investire sul personale qualificato e sui loro diritti se davvero il Presidente La Russa ha a cuore gli interessi delle divise”.