In Iraq ha operato in zone di guerra “connotate da una plausibile contaminazione di metalli pesanti” e dove in passato furono usate armi “ad uranio impoverito”.
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Un militare italiano colpito nel 2018 da un linfoma non hodgkin ha vinto il ricorso al Tar del Piemonte, che ha annullato con rinvio la decisione del Ministero della Difesa di non concedergli l’indennizzo per causa di servizio.
I giudici subalpini hanno spiegato che la materia è regolata da una “inversione della prova”: in altri termini, è l’amministrazione che deve dimostrare l’assenza di un nesso con il contatto con le sostanze nocive.