Sono le 3 di martedì 25 luglio quando entra in azione il tassista Diego Calcaterra, 41 anni, soprannominato dai colleghi «Murdock il pacifista», che dalla sua auto bianca «Oscar 82» s’accorge di un ragazzo in pericolo: «Non posso far finta di niente, non posso!» ripete al telefono a un collega, mentre la dash cam sul parabrezza riprende la scena.
Un ragazzo inseguito da quattro uomini con il cappuccio alzato. Quindi i colpi di clacson come altolà ai predatori, con la vittima che a quel punto s’avvicina al taxi. A bordo, salvo. «Grazie mille — dice il ragazzo, un 26enne —.
Stavo tornando dal lavoro, volevano rapinarmi». «Ho visto che eri in difficoltà. Ora calmati, siediti davanti. Sono un padre di famiglia»