Milano, Fermate 11 borseggiatrici in metro: tutte incinte, in carcere non andranno mai

Sono finite ei guai 11 borseggiatrici in azione in metro a Milano, ora destinatarie di Daspo, inarrestabili (letteralmente) perché tutte e 11 incinte. Dopo un pomeriggio di controlli da parte della Polizia che opera nei tunnel milanesi le borseggiatrici sono state fermate, identificate e dopo il fotosegnalamento sanzionate con il Daspo urbano o con l’ordine di allontanamento, nonostante in passato tale provvedimento non sia in alcun modo riuscito a fermarle.

Si tratta di undici donne dalle età più svariate, tutte accomunate da due fattori: hanno precedenti penali e sono incinte. E tutte, ora, sono state sanzionate con un Daspo urbano (ossia quel provvedimento che prevede il divieto di accedere a un determinato luogo per motivi di ordine pubblico) e l’ordine di allontanamento dalla rete metropolitana di Milano. Tre di loro (classe 2000, 1978 e 2001) sono anche indagate per violazione di precedente Daspo mentre altre tre (di 34, 27 e 23 anni) per tentato furto pluriaggravato.

Sono tutte incinte e non possono finire in carcere

Essere in stato di gravidanza tutela tutte dalla possibilità di finire in carcere, non limitandole però in alcun modo nel commettere furti e borseggi quotidiani, spesso con tanto di minacce, insulti e aggressioni rivolte a chi tenta di fermarle.

Secondo l’art. 146 del codice penale, che determina i casi di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena, questa è tassativamente rimandata:se deve aver luogo nei confronti di donna incinta; se deve aver luogo nei confronti di madre di infante di età inferiore ad anni uno

La norma specifica inoltre che il rinvio dell’esecuzione della pena “non opera o, se concesso, è revocato se la gravidanza si interrompe, se la madre è dichiarata decaduta dalla responsabilità genitoriale sul figlio ai sensi dell’articolo 330 del codice civile, il figlio muore, viene abbandonato ovvero affidato ad altri, sempreché l’interruzione di gravidanza o il parto siano avvenuti da oltre due mesi”.

Lo stato di gravidanza, in alcuni casi quasi costante, in cui versano le donne dalla mano lesta permette loro di evitare il carcere, nonostante qualcuna di loro sia destinataria di condanne che hanno ormai raggiunto la doppia cifra.

Nelle scorse settimane vi avevamo raccontato dei volontari del metrò che, anche grazie all’aiuto di Striscia la Notizia, si occupano di sventare i tentativi di furto che avvengono sottoterra o in stazione, avvisando i passeggeri dei rischi corsi e segnalando la presenza delle malintenzionate attirando l’attenzione dei presenti.

Dopo i controlli dei giorni scorsi abbiano nuovamente intervistato Mattia, un volontario che dal 2016 si occupa di contrastare l’attività illecita delle borseggiatrici in metro, che ormai le conosce bene:”Finalmente si muove qualcosa, c’è interesse da parte della Polizia ma il Daspo non lo rispettano, perchè tanto le borseggiatrici torneranno non appena non ci sono i controlli.

One thought on “Milano, Fermate 11 borseggiatrici in metro: tutte incinte, in carcere non andranno mai

  1. TANTO VALE LASCIARE I POLIZIOTTI DISARMATI, VISTO CHE NEMMENO POSSONO DIFENDERSI SE GLI SPARANO ADDOSSO. PD E CARTABIA: BURATTINI DEI POTERI MASSONICI CHE STANNO DISTRUGGENDO L’Italia…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!