Michela Murgia e il saluto romano alla Parata del 2 giugno”. Il ministro della Difesa: «Accuse assurde è un saluto militare di marcia»

Michela Murgia e il saluto romano alla Parata del 2 giugno
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In un video un militare della Marina alza il braccio in alto prima di portarlo alla fronte per il saluto. La scrittrice: «Entra in parata col saluto romano». Ma la Marina militare: «Non è così, ecco la spiegazione». Il ministro della Difesa: «Accuse assurde»

«Entra in parata col saluto romano».

È la scritta che appare in sovrimpressione a un breve filmato postato oggi su Instagram dalla scrittrice Michela Murgia, tratto dalla diretta della sfilata ai Fori Imperiali per la Festa della Repubblica del 2 giugno.

Il riferimento è al passaggio degli incursori del Comsubin della Marina. In un altro passaggio sottolineato dai sottotitoli al video, gli specialisti – tuta e berretto verdi, volti travisati da un fazzoletto beige – urlano «Decima» quando sfilano sotto il palco delle autorità. Una parola che ricorda la Decima Mas, reparto d’assalto della Regia Marina (non più attiva dall’aprile 1945), ufficialmente della fanteria marina dotata allora di circa 20 mila uomini: dopo l’armistizio del 1943 il comandante Junio Valerio Borghese ne schierò una parte nella Repubblica sociale contro gli Alleati. In due anni, in coordinamento con i reparti tedeschi, la Decima Mas di Borghese si batté contro la Resistenza italiana e contro l’avanzata alleata, con retate, violenze ed eccidi.

Nel video della parata del 2 giugno, e postato da Murgia, viene poi inquadrato il presidente del Senato Ignazio La Russa
 che sorride, batte le mani e fa il segno di vittoria con le dita.

La polemica si concentra però, anzitutto, sul gesto del militare che apre il passaggio dei militari degli incursori della Marina.

Il militare alza infatti il braccio in alto prima di portarlo alla fronte per il saluto.

Per Michela Murgia, quel gesto riproduce il saluto romano di epoca fascista: e — scrive l’autrice, «anche questo» è successo «sotto gli occhi impassibili del presidente Mattarella. Tutto normale, perché sono anni che va avanti il processo di normalizzazione. Se il senso del video non fosse chiaro, cercate «X flottiglia Mas» su Wikipedia. Vi sarà subito chiaro perché La Russa sorrida tanto e faccia il segno della vittoria. (Ma che serve ancora per capire cosa sta accadendo?)».

La spiegazione della Marina militare

Alle parole di Murgia ha replicato la Marina militare: «Nessun saluto romano alla parata di ieri ai Fori Imperiali». Il braccio alzato di uno dei militari, viene sottolineato, è per «l’attenti a sinist», che è il saluto alla tribuna delle autorità che fanno tutti i reparti che sfilano.

Il grido «Decima» è poi il motto del Goi (il Gruppo operativo incursori del Comsubin) e «non c’entra con la X Mas della Repubblica sociale ma è la Decima della Marina militare del Regno che ha operato fino al 1943 e che è il precursore degli incursori di Marina».

Non è peraltro una novità di quest’anno, anche nelle edizioni precedenti la compagnia ha scandito il motto passando sotto la tribuna delle autorità.

La risposta del presidente del Senato e del ministro della Difesa

«Tra farneticanti accuse, paranoie e fake news a sinistra si fa scempio della storia e si confonde un saluto militare rivolto alle Autorità con un saluto romano», ha commentato il portavoce del presidente del Senato, sottolineando come La Russa abbia «rivolto applausi convinti e di stima a tutti i reparti che hanno sfilato. Se qualcuno non conosce la storia del GOI (Gruppo Operativo Incursori) lo invitiamo a studiare così da evitare in futuro ulteriori brutte figure».

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha scritto, su Twitter, che « Chi polemizza per i presunti saluti “fascisti” alla parata del 2giugno ignora cos’è un normale “attenti a sinist” (per salutare le autorità a ogni parata, come lo scorso anno). Chi infanga i Comsubin con assurdi paragoni con la Rsi disprezza il valore e il lavoro delle Forze speciali».

In precedenza, Crosetto aveva ritwittato un post del giornalista Massimiliano Coccia che definisce «assurda» l’accusa: «Il saluto che vedete – rileva Coccia – non è un saluto romano, è un saluto militare di marcia, che consiste nell’alzare il braccio destro in modo perpendicolare (in onore al tricolore) per poi farlo scendere sulla tempia per il saluto. Non è un saluto solo di una truppa della Marina ma di molti corpi di armata». Anche nelle precedenti parate, aggiunge, «gli stessi saluti sono eseguiti nella stessa modalità».

Per il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, si tratta di accuse «surreali e farneticanti di chi ritiene che nel corso della tradizionale parata del 2 Giugno ci sarebbero stati gesti e pose che ricondurrebbero al ventennio fascista. Basterebbe guardare le immagini per rendersi conto che nessun saluto romano è stato fatto, bensì un saluto militare di marcia. È un gesto di saluto al tricolore che ogni anno viene ripetuto in questa solenne occasione. Dispiace che in una data come quella del 2 giugno, che dovrebbe unire tutti gli italiani, qualcuno non perda occasione per mancare di rispetto ai nostri militari che ci tutelano in Italia e all’estero rischiando la propria vita». corriere.it

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