Ha denunciato ai carabinieri il falso furto della propria pistola per coprirne la vendita ad un pasticciere. I carabinieri stanno cercando di fare luce sull’episodio, di cui è probabilmente è stata scoperta solo la punta dell’iceberg.
Due giorni fa un uomo di 41 anni di Varcaturo (Napoli), una guardia giurata, si è recato presso la stazione dei carabinieri di Qualiano. “Mi hanno rubato la pistola!”, ha denunciato ai militari, i quali però non sono rimasti convinti della sua versione. La Guardia giurata affermava che gliel’avessero rubata in strada, ma secondo i carabinieri nelle sue parole e nel suo atteggiamento vi era qualcosa di sottaciuto.
Così indagano e in poche ore riescono a scoprire che non c’è stata alcuna rapina. Perché la sua pistola non è stata portata via da sconosciuti ma è stata venduta per 500 euro. L’acquirente è un pasticcere di 66 residente a Napoli, a San Pietro a Patierno, e non è chiaro contro chi o cosa volesse utilizzare un’arma così pericolosa. I carabinieri lo raggiungono in pasticceria all’alba e trovano la pistola, una Beretta 98FS cal.9×21 completa di serbatoio. Nel locale anche 60 proiettili dello stesso calibro.
Non si fermano, perquisiscono anche la sua abitazione e trovano (e sequestrano) 49mila euro in contante la cui origine non stata ancora chiarita. Il 66enne è finito in carcere ed è ora in attesa di giudizio. La guardia giurata, invece, risponderà di simulazione di reato e possesso di segni distintivi contraffatti. Oltre ad aver inventato di sana pianta una rapina, custodiva nel suo appartamento 9 tesserini della polizia di stato con la sua foto e 3 palette segnaletiche con l’emblema della Repubblica Italiana. Anche lui è in attesa di giudizio.