Niente carcere, anche stavolta. Torna libero N. I., il 27enne nigeriano arrestato dalla polizia locale sabato scorso, nei dintorni della stazione di Mestre, mentre spacciava eroina gialla. Era la quarta volta che finiva in manette, in poco più di tre mesi. Sempre arrestato sul fatto per spaccio di droga. Ma sempre scarcerato dopo una, due notti in cella. Stavolta, in attesa della definizione del processo per direttissima, la Procura aveva chiesto l’applicazione della custodia cautelare in carcere. Ma il giudice monocratico di Venezia dopo aver convalidato l’arresto, ha ritenuto sufficiente il divieto di dimora in Veneto.
L’udienza per direttissima si è svolta ieri mattina, nelle aule del Tribunale di Piazzale Roma. Sul banco degli imputati, l’uomo, accusato stavolta, oltre che di spaccio, anche di resistenza. Gli agenti hanno raccontato di averlo trattenuto a fatica. Sorpreso mentre concludeva un affare con un cliente, il giovane aveva reagito con violenza, scagliando anche un bancale contro gli agenti. Il suo difensore ha chiesto un rinvio per studiare la difesa. Mentre la Procura, proprio alla luce dei precedenti tanto ravvicinati, voleva che nel frattempo restasse in carcere. Ma il giudice, come anticipato, ha deciso diversamente, applicando solo il divieto di dimora in Veneto. Ha poi aggiornato l’udienza al prossimo 22 dicembre, raccomandando all’interprete di spiegare bene all’imputato la sua decisione. «Se verrà trovato in Veneto, verrà arrestato, questo deve essere chiaro» ha ribadito. Basterà a far desistere il giovane della sua attività? Si vedrà…
Il primo arresto di N. I. risale al 16 agosto scorso. Il secondo all’11 settembre, episodio per cui ha già patteggiato 8 mesi, con la sospensione della pena. Terzo arresto: il 30 settembre. E ora questo del 20 novembre, quando gli agenti della polizia municipale lo avevano notato in via Capuccina, in compagnia di un presunto cliente: un ventenne tossicodipendente della zona della Riviera del Brenta, anche lui già conosciuto per i suoi precedenti. Il tempo per gli investigatori di osservare la scena, di avere conferma di quel che stava avvenendo – la vendita di una dose della pericolosa eroina gialla – per poi passare all’arresto rivelatosi più movimentato del previsto. Il ventenne ha già chiuso la vicenda con una maxi-multa da 450 euro e un Daspo di 48 ore da via Cappuccina. Ora si attende la chiusura del processo per l’uomo, che intanto resta in libertà.