Un militare delle Fiamme Gialle di Reggio Emilia è stato arrestato in flagranza di reato dai suoi stessi colleghi con l’accusa di induzione indebita, mentre riceveva una “mazzetta” da duemila euro in contanti da un imprenditore reggiano.
A darne notizia tramite una nota stampa sono la Procura di Reggio Emilia e il comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Emilia.
Denunciati e indagati anche l’imprenditore e un professionista, con le accuse di concussione e rivelazione di segreto d’ufficio.
Il militare – conosciuto nel Reggiano anche per essere un allenatore di calcio dilettantistico – era da un mese in aspettativa, secondo le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica guidata dal dottor Gaetano Calogero Paci, avrebbe preteso la somma di denaro per un presunto interessamento riguardo ad una segnalazione di irregolarità fiscale che gravava sull’imprenditore pervenuta alla stesse Fiamme Gialle e per proteggerlo da eventuali future verifiche fiscali.
Sono state effettuate anche sei perquisizioni, tra locali e abitazioni, nei confronti di soggetti coinvolti a vario titolo.
L’arresto del finanziere è stato convalidato dal gip che gli ha applicato la misura cautelare dei domiciliari, mentre la Procura aveva chiesto la custodia cautelare in carcere. (ANSA).