Continuano a peggiorare le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro ricoverato nella sezione detenuti – attentamente sorvegliata dalla polizia penitenziaria – dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, scelto per poter offrire al boss le cure rese necessarie dal tumore al colon con cui combatte da anni e che lo ha portato a trovarsi alla clinica La Maddalena di Palermo, dove è stato arrestato lo scorso 16 gennaio dopo 30 anni di latitanza.
Le informazioni che filtrano dalla struttura sono poche, ma è noto che il 5 settembre il mafioso ha lasciato il reparto di terapia intensiva, dov’era ricoverato in seguito a un intervento chirurgico a cui il boss è stato sottoposto per gestire problemi di natura intestinale, riporta l’Ansa. Attualmente i medici si stanno concentrando sulla terapia del dolore che con il progredire del tumore si acuisce sempre di più.
La richiesta del boss
A Messina Denaro vengono somministrati farmaci per lenire le sue sofferenze. Ciononostante, è stata sospesa la richiesta fatta dai legali dell’ex latitante per ottenere la detenzione in ospedale e la scarcerazione definitiva.
Viste le condizioni sempre più gravi, inoltre, pare che Messina Denaro abbia fatto richiesta di non essere rianimato se dovesse essere il caso. Le informazioni filtrano dagli ambienti ospedalieri e carcerari, non ci sono state conferme né smentite ma l’avvocato e nipote del boss, Lorenza Guttadauro, è stata vista all’Aquila in questi giorni.
Il mafioso era stato sottoposto a un altro intervento chirurgico a giugno per risolvere dei problemi di natura urologica che non sono direttamente collegati al tumore.