Originario di Voghera, militante della Lega, era stato candidato nell’ottobre 2020 e nominato assessore alla Sicurezza della giunta di centro destra guidata dal sindaco Paola Garlaschelli.
Massimo Adriatici, è titolare di uno studio di avvocatura molto noto in città e risulta anche «docente di diritto penale e procedura penale presso Scuola allievi agenti Polizia di Stato Alessandria» ed «ex docente dell’Università del Piemonte Orientale». L’assessore vogherese aveva indossato anche la divisa da poliziotto per alcuni anni presso il Commissariato di Voghera. Lui, persona stimata che dell’ordine pubblico e della regole anti mala movida era stato fermo promotore, firmando ordinanze anti alcol e anti bivacco nel centro cittadino, si era già espresso sulla questione della legittima difesa.
[sc name=”pubblicit” ][/sc]Per contrastare la preoccupante escalation di episodi di violenza e risse in centro, con feriti gravi, proprio qualche ora prima dell’accaduto, ieri sera l’assessore aveva firmato un’ordinanza che vietava la vendita di alcol, in particolare birra, in contenitori di vetro.
Adriatici nei mesi scorsi, durante il lockdown, aveva disposto il monitoraggio di alcune zone critiche della città, spesso punti di ritrovo di malintenzionati e luoghi di spaccio cittadino, passati al setaccio: «Stiamo controllando tutti i luoghi sensibili e caldi della città come piazza San Bovo, piazza della Stazione, il parcheggio dell’Esselunga e piazza Meardi. Una daspo ordinaria doverosa per la tutela dei cittadini che segnalano casi critici».
In un’intervista alla Provincia Pavese del 29 marzo 2018 affermava che «l’uso di un’arma deve essere giustificato da un pericolo reale, per la persona che la usa, per le sue proprietà o quelle altrui. Ma questo non significa farsi giustizia da soli. Ovvero, la legittima difesa si configura se sparo per evitare che qualcuno spari a me, o non ci sono altro mezzi per metterlo in fuga ed evitare che rubi. Sparare deve essere l’extrema ratio, l’ultima possibilità da mettere in atto se non ne esistono altre».
La scorsa notte, da quanto ricostruito sino ad ora, Adriatici si trovava nelle vicinanze del bar teatro dell’aggressione, e sarebbe intervenuto per allontanare la vittima, Youns El Bossettaoui, un marocchino di 40 anni pluri pregiudicato che, a suo dire, stava dando fastidio ai clienti del locale.