Massacrato dai ladri in villa: muore dopo 5 anni di agonia. I responsabili non sono mai stati individuati

“Buon viaggio, tesoro. Ora potrai volare libero”: così la moglie Cristina Tocchella ha dato l’ultimo saluto sui social a Francesco Scalvini, il 42enne elettricista di Ghedi (nel Bresciano) morto dopo cinque anni di coma: nel gennaio 2017 era stato picchiato violentemente da alcuni ladri sorpresi mentre cercavano di svaligiare la villetta di suo padre.

L’uomo si era trovato faccia a faccia con i malviventi e li aveva affrontati insieme al padre e allo zio, ma era stato ripetutamente colpito alla testa con un cacciavite. I responsabili del tentato furto e del pestaggio non sono mai individuati.

“Sei stato il nostro coraggioso guerriero e sarai sempre nel mio cuore” ha scritto su Facebook la moglie, postando alcune foto che ritraggono Scalvini sorridente. La morte del 42enne, che era molto conosciuto a Ghedi e dintorni, ha profondamente scosso l’intera comunità: “Era un bravo ragazzo e un ottimo professionista” ricorda chi lo conosceva. “Oggi la tristezza è infinita: anni fa il dolore dell’ingiustizia ci ha sconvolti, ora ci sarà sollievo per tanta sofferenza – si legge in uno dei numerosissimi commenti affidati ai social dagli amici – Grazie per la persona meravigliosa che sei stato.

Il tuo sorriso resterà indelebile nei nostri ricordi”. E ancora: “Siamo rimasti senza parole dopo cinque anni di speranze. La vita a volte è davvero ingiusta”. I funerali si terranno lunedì 7 marzo alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Ghedi.

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