Marinaio morto a Brindisi: la Procura apre un fascicolo per istigazione al suicidio

Marina militare suicidio
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Nella giornata di domani, sarà conferito l’incarico per l’autopsia volte a mettere in chiaro le cause della morte di Giuseppe Antonio Gelsomino, marinaio volontario di 21 anni, originario di Lanciano, trovato morto venerdì mattina, a bordo della nave Staffetta della marina Militare, ancorata a Brindisi, con un colpo di pistola alla testa.

Come si legge sul quotidiano Il Centro, il pm Pierpaolo Montinaro ha nominato suo consulente il medico legale Antonio Carusi, di Brindisi, mentre l’esperto di parte della famiglia Gelsomino sarà il dottor Raffaele Ciccarese, di Lanciano.

La procura ha aperto intanto un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di reato di istigazione o aiuto al suicidio, anche se, sostiene il legale Daniela Giancristofaro “non c’era alcun motivo perché Giuseppe si suicidasse”.

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“Non si suicida uno che per il 25 agosto stava preparando la festa di compleanno a sorpresa per la fidanzata Maria. Voglio sapere chi c’era con lui, chi lo pestava di botte”, ha ribadito la sorella del giovane, Giorgia, che ha ammesso come il giovane, recentemente, avesse confessato di essere vittima di nonnismo da parte di alcuni quarantenni di grado superiore sulla nave.

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