Manca da Palermo dal 2018 ed è conosciuto come il veliero “più bello del mondo”. Ormeggerà domani (e sarà aperta alle visite a bordo) la Amerigo Vespucci. La sosta, nell’anno del trentesimo anniversario delle stragi mafiose, è anche un’occasione per testimoniare la vicinanza della Marina Militare alle organizzazioni che svolgono attività di alta valenza civica e morale e contribuisce a ricordare assieme alla “Fondazione Falcone” tutti i caduti nella lotta per la giustizia contro le mafie e l’illegalità.
A bordo dalla banchina Sammuzzo
A bordo sono presenti i 110 ragazzi e le 33 ragazze che hanno completato gli studi della “prima classe” in Accademia Navale; tra loro 13 stranieri, provenienti da 6 paesi esteri: hanno iniziato a impegnarsi nelle attività nautiche e marinaresche che completeranno la loro formazione etico-militare; dovranno dimostrare di aver fatto propri i valori di attaccamento all’istituzione, disciplina e senso del dovere, ma soprattutto di essere capaci di lavorare in squadra.
Le tappe in Italia
La campagna d’istruzione di quest’anno è iniziata il 2 luglio scorso con partenza della nave da Livorno e prevede le seguenti tappe: Palermo, Tunisi, Lisbona, Casablanca, Trapani, La Valletta e Manfredonia. Gli allievi sbarcheranno a Taranto il 3 settembre, dopo aver scelto autonomamente il nome del corso, come tradizionalmente accade, negli ultimi giorni di navigazione.
Gli orari delle visite
La nave più longeva della Marina Militare, ormeggiata alla banchina Sammuzzo del porto di Palermo sarà aperta a tutti gratuitamente alle visite a bordo nei seguenti orari: mercoledì 6 luglio dalle ore 16 alle 21, giovedì 7 luglio dalle ore 11 alle ore 21 e infine venerdì 8 luglio dalle ore 11 alle 19.
La storia dell’Amerigo Vespucci
La nave fu progettata da Francesco Rotundi, ingegnere e allora tenente colonnello del Genio Navale, alla fine degli anni ‘20. Il Vespucci venne impostato nel cantiere di Castellammare di Stabia il 30 maggio del 1930, varato il 22 febbraio 1931 e consegnato alla Marina Militare il 2 luglio dello stesso anno. Dal punto di vista tecnico-costruttivo l’Amerigo Vespucci è una nave a vela con motore; dal punto di vista dell’attrezzatura velica è “armata a nave”, quindi con tre alberi verticali (da prora verso poppa: trinchetto, maestra e mezzana) più il bompresso obliquo a prora, a tutti gli effetti un quarto albero.
Il Vespucci impiega prevalentemente 24 vele, 14 quadre infierite sui pennoni e 10 di taglio (i fiocchi a prora, tra il bompresso e il trinchetto; gli stralli tra gli alberi verticali e la randa a poppa, tra il boma e il picco agganciati alla mezzana). L’altezza della sommità dell’albero di maestra rispetto alla linea di galleggiamento è di 54 metri, la superficie velica complessiva supera i 2.700 metri quadrati e la lunghezza di tutte le manovre che corrono per la nave e l’alberata è maggiore di 30 chilometri.
L’equipaggio
L’equipaggio è normalmente composto da 264 militari, tra uomini e donne, ma nel periodo estivo con l’arrivo degli allievi e dello staff dell’Accademia Navale la consistenza a bordo supera agevolmente le 400 persone. Dal 2014 al 2016 ha effettuato un significativo periodo di sosta lavori per l’ammodernamento, che ha permesso di migliorare le capacità operative e le sistemazioni logistiche. Anche l’apparato di generazione dell’energia elettrica e quello di propulsione sono stati completamente sostituiti con prodotti tecnologicamente avanzati, più efficienti e rigorosamente orientati alla tutela dell’ambiente.
Nave Amerigo Vespucci è inoltre ambasciatrice dell’Unicef da settembre 2007, mentre il 22 giugno dello scorso anno alla presenza di S.A.R. Principe Alberto II di Monaco, in porto a Montecarlo, ricevette dall’Unesco il vessillo “U.N. Decade of Ocean Science”.