È morto in seguito ad una grave malattia l’appuntato scelto dei carabinieri Carlo Bottitta. Fino al giugno del 2019 era stato volto e una presenza rassicurante e d’aiuto per tutti coloro che frequentavano le aule degli uffici giudiziari bresciani.
L’appuntato Bottitta aveva 58 anni, lascia la moglie e due figli.Originario di Troina, quindi della provincia di Enna, era arrivato a Brescia nel 1985 e da Brescia di fatto non si era più mosso. Inizialmente in servizio al Nucleo comando, dopo una parentesi a Lonato, fu assegnato al Nucleo tribunali.
Carlo Bottitta era una persona attenta e disponibile. Aveva vissuto in prima persona i processi che hanno segnato la storia della cronaca giudiziaria bresciana: dalla strage di Piazza Loggia al processo a Guglielmo Gatti.
La notizia della sua morte ha colpito giudici e avvocati che negli anni hanno avuto il piacere di avere a che fare con lui.